1614 Giovanni Francesco Dolfin
Dispaccio del 3| luglio| 1616|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
ricevei li 24 del passato con fregata Patron Tomaso de Gregorio il dispazzo da Vostra Serenità inviatomi per l’Eccellentissimo signor Bailo in Costantinopoli con sue littere di 12 del medesmo, il quale immediate gionto incaminai al suo destinato viaggio, havendo imposto alli portaletteri solecitudine nel camino per giungere quanto prima con esso dispazzo a Sua Eccellenza.
Hoggi m’è giunta da Constantinopoli la publica espeditione dal predetto Eccellentissimo signor Bailo, inviatami in sachetti numero tre, essendone rimasto un altro per strada a Cossovo, villaggio discosto sei giornate di qua, per indispositione d’uno dei portaletteri, che per quanto dicono i compagni venuti è indisposto per caggione di bastonate dateli nel viaggio dalle genti del signor Turco che marchiano alla guerra di Persia, da essi portaletteri incontrate per strada; la quale espeditione invio a Vostra Serenità in una cassella serrata con chiodi et ben conditionata, segnata S, con fregata patron Marco de Francesco, al quale ho imposto sotto gravissime pene che non debba toccar né levar persone, lettere, né altro a Ragusi, Raguseo et luochi circonvicini, ma che a dritura debba con ogni diligenza trasferirsi costì per giungere quanto prima alli piedi della Serenità Vostra; per il qual effetto gli habbiamo anco aggionti remi di più dell’ordinario alla fregata, tenendo tali ordini dal prefatto Eccellentissimo signor Bailo. Gratie etc.
Di Cattaro, li 3 luglio 1616.
Giovanni Francesco Dolfin, Rettor et Proveditor.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 15.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.