26 marzo| 1617 Gerolamo Zane
Dispaccio del 26 gennaio| 1617|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
in doi mesi in circa ch’io mi attrovo a questo reggimento non è occorso cosa di momento da poter dar conto alla Serenità Vostra conforme il mio debito. Hora con mio grandissimo dispiacere convengo riverentemente dirLe come venere passatto doi barche d’Uscochi passatti alle promontore, hanno svaleggiato et affondato diversi vascelli carichi di legne, et in particolare doi da Cherso, con morte delli patroni et huomini che vi erano sopra, sì come dall’aggionto constituto ispedittomi da Ossero, che in copia le mando, la Serenità Vostra restarà a pieno informata. Né voglio con quest’occasione restare di riverentemente aggiongerLe come d’alcuni giorni in qua questi scelerati si fanno sentire alla gagliarda per questi mari, commettendo diversi svaleggi, sì come a punto hor hora ho inteso esser successo sotto Albona, dove penetrati gl’Imperiali hanno fatto grossissimo bottino d’animali. Non ho mancato di dar subito gl’istessi avisi all’Eccellentissimo signor Generale in Dalmatia, sì come essequirò anco per l’avenire. Intendo che così in questa città come altre della Dalmatia habitano alcuni Fiumani et suditi imperiali, quali dubito grandemente che possino haver intelligenza con questi scelerati, et servirli per spia in questi loro svaleggi. Per tanto ho stimato bene il riverentemente raccordare questo particolare alla Serenità Vostra, a fine che la possa commettere sopra ciò quegl’ordini che parerà di Suo prudentissimo giuditio. Gratie etc.
Di Cherso, li 26 genaro 1617.
Gieronimo Zane, Conte et Capitano.
Allegato: lettere da Cherso, 26 gennaio 1617 (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 15.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.