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9 settembre| 1616 Geronimo Donado

Dispaccio del 10 gennaio| 1617|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
Li 12 del passato giunse in questo porto il Capitan Alessandro Campisato, con cento o vinti soldati Grechi, così inviatomi dall’Eccellentissimo signor Proveditor Generale di Candia, et il Caporale Alessandro da Napoli con alri trenta fanti, con ordine di Sua Eccellenza che dovessi tratenerli qui sino a tanto che ne desse conto all’Eccellentissimo signor Zan Giacomo Zane, e conforme mi fosse imposto da Sua Eccellenza dovessi inviarli; il cui ordine fu da me per barca a posta prontamente essequito per mio servitore di casa, quale sino ad hora haverà anco presentato blicchi alla Serenità Vostra venutimi di Candia, ove mancai con ogni debita riverenza di darLene di ciò anco parte; et perché non ho ancora né da l’una né dall’altra parte di ciò havut’altro ordine, et essendo di qua passato l’Eccellentissimo signor Giust’Antonio Belegno, m’ha imposto che debbi con prima occasione inviar detta soldatesca costì, et hora essendomi appresentata comodità della marciliana di Bortolo d’Oratio, Venetiano, non ho voluto mancare d’inviar detta soldatesca come obediente essecutore de’ miei maggiori alla Serenità Vostra, se bene con grandissima discomodità del vascello, dal quale ho fatto scaricare non pocche robbe acciò li soldati non patischino; et di sua posta gli ho fatto mandato di cento ducati correnti da sei lire soldi quattro per ducato, da essergli pagati costì, havendogli anco consegnato a detto patron di vascello doi migliara di biscotti di queste monitioni a ragione di oncie sedeci per soldato, che si comincieranno a spesare sotto li 9 del corrente; et del rimanente di detto biscoto se ne potrà far render conto a detto patrone, et tutti questi giorni che questi soldati sono trattenuti qui non ho mancato di farli con ogni sorte d’amore essercitare dal suo Capitano nell’arte militare, acciò si rendino più habili al servitio di Vostra Serenità, con provederli d’alloggiamenti et di tutte le cose loro necessarie. Ho anco provisto detto Capitano per li suoi soldati d’ordine dell’Eccellentissimo signor Giusto Antonio Belegno, di polvere, corda e piombo, per ogni bon rispetto assicurandoLa che mai mi stancherò come bon cittadino d’impiegarmi con ogni mio potere in servitio della patria, e della Serenità Vostra. Gratie etc.
Lesina, li 10 genaro 1617.

Gieronimo Donado, Conte et Proveditor.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 15.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.