24 febbraio| 1616 - 22 luglio| 1617 Marin Garzoni
Dispaccio del 30 giugno| 1616|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
Se dasse il desiderio augumento alle forze, né Vostra Serenità haveria certo servitor di egual devotione alla mia, né io potrei dolermi della mia debolezza in servirLa. Tuttavia non tralasciando occasione alcuna di publico servitio, ho ridotto al fine il Capitan Nicolò Stipancich, habitante di Almissa, ad offerirsi di servire nelle presenti occorrenze, con cinquanta fanti di aliena giurisditione, in una barca armata, come dalla occlusa sua supplicatione restarà Vostra Serenità servita di vedere. Havendone io anco dato riverente conto all’Eccellentissimo signor General Zanne per attenderne il denaro della prestanza solita darsi agl’altri Capitanii di simile essibitione, et quell’ordine di più, che parerà alla singolar prudenza et providenza di tanto Senatore, sperando io che possa questa riuscir bonissima gente et suddita certissimamente d’altro Principe, come ho io stimato esser quella del Governator Cambio, che già all’ingresso mio a questo regimento era stata la maggior parte cacciata costà, et poi certo poco, rimanente egli stesso condusse doi giorni doppo il mio arrivo di qua, da dove non so se per fede, come mi giova credere, o per altro rispetto, si mossero questi signori Sindici a scriver di essa gente alla Serenità Vostra sin sotto il signor mio precessore, come dalli data delle lettere si può chiaramente conoscere. Gratie etc.
Di Spalato, a’ 30 giugno 1616.
Marin Garzoni, Conte et Capitano.
Allegato: supplica del Capitano Nicolò Stipancich, senza data (1 c.)
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 15.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.