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24 febbraio| 1616 - 22 luglio| 1617 Marin Garzoni

Dispaccio del 16 luglio| 1616|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
Non ha il Cavalier Mattiascevich voluto abbracciar il partito di far cinquanta fanti in servitio di Vostra Serenità in terraferma, ma sebene il Capitan Nicolò Stipancich, oltre li cinquanta fanti offerti de quali diedi riverente conto con altre mie all’Eccellenze Vostre Illustrissime, si è contentato per le mie esortationi di farne in tutto cento, per servire con essi in terra ferma, onde sendo anco ciò ordine et gusto dell’Eccellentissimo signor General Zanne, l’ho espedito con autorità di Sua Eccellenza, et sin qua né ha presentato da trentacinque huomeni in circa, bonissima gente et d’aliena giurisditione.
Tengo ordene dall’Illstrissimi signori Cinque Savii alle Mercantie di notificar anco a Vostra Serenità la necessità che si tiene di denaro per servitio di queste fabbriche, havendone io loro esibito di ridur a tottal perfetione prima del verno, et l’agiunta del molo, et la porporella da farsi per reparare all’alteratione del porto, et il fornire il rimanente delle contumaccie del lazzaretto, applicando io ogni spirito nell’interesse della Serenità Vostra, et risparmiando quanto più humanamente si può il publico denaro, non avendo fine all’oppera dell’ultima contumaccia. Gratie etc.
Di Spalato, a’ 16 luglio 1616.

Marin Garzoni, Conte et Capitano.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 15.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.