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24 febbraio| 1616 - 22 luglio| 1617 Marin Garzoni

Dispaccio del 14 dicembre| 1616|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
havendo io più volte dato parte all’Illustrissimi signori Cinque Savii alla Mercantia delle continue instanze che riceve dal protto assistente a queste fabriche, et dal Nontio di questa Camera Fiscale, perché sia loro dalla benignità publica assegnata qualche omesta ricognitione del servitio che prestano, l’uno nel girar la scrittura et l’altro nella sovraintendenza, attendendo et questo et quello, vaglia a dirne il vero, con gran fede al loro ministerio, et essendomi stato risposto da detti Illustrissimi signori Zelantissimi all’estremo in ogni benché minimo interesse di Vostra Serenità, ch’io dovessi porger a’ piedi di Lei, col mezzo della mia riverenza, le humilissime supplicationi di questi, obedendo al loro comandamento lo faccio; suplicandola restar servita di dar quell’ordine in ciò che più le parerà, et notificandole insieme il finimento della aggiunta del molo grande, con spesa solamente di lire tremille e cinquantatre, seben fondato in dodici piedi d’acqua et più, per il che fu opinione et d’ingegneri et d’altri che la spesa potesse arrivar a otto in dieci milla duccati in circa. Gratie etc.
Di Spalato, a’ 14 decembre 1616.

Marin Garzoni, Conte et Capitano.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 15.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.