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11 marzo| 1607 Costantin Renier

Dispaccio del 11 marzo| 1607|

N. (senza numero)

Serenissimo principe,
fu li dì passati ammazzato nel territorio di Montona un Martin Narcinovich, novo habitante, sopra il qual homicidio è stato formato processo da quale clarissimo signor podestà, il quale tutto che con più mani di lettere sia stato ricercato da me, a rimettermi esso processo come giudice competente, si è tuttavia reso renitente, asserendo quello non esser novo habitante. Et so bene la materia di novi habitanti, che per la rehabitatione et coltivacione di questa provincia è tanto a cuore alla Serenità vostra, è stata delegata dall’eccellentissimo senato a questo reggimento, nondimento viene continuamente perturbata da alcuni di questi clarissimi rettori, interpretando a loro modo le deliberazioni in questo proposito, in varii tempi et in varie occasioni fatte, et specialmente quella dell’anno 1601, 3 novembre, sulla quale fa fondamento (se ben vanamente) esso clarissimo signor podestà, il che riesce con inquietudine dell’animo mio, et con molto dispendir di questi miserabili. Onde son necessitato (repugnando questi ufficii alla natura mia) darne conto riverentemente alla Serenità vostra, alla quale, per fondamento di queste ragioni et nel proposito di che hora si tratta, brevemente mi occorre dirle. Che l’anno 1592 a 18 giugno fu delegato, come ho detto, dalla Serenità vostra a questo reggimento tutta la materia di novi habitanti, così civille come criminale; alli 11 poi di luglio susseguente furono dall’illustrissimo Salomon di […], precessore, descritte alcune famiglie novi habitanti, et fra quali la persona dell’infelice Martino sudetto, et perché varie contentioni eran nate fra esso illustrissimo Salomon et altri clarissimi rettori, per occasione di detti novi habitanti, piacque all’eccellentissimo senato a 22 lugli 1592 di dar auttorità a quel signor illustrissimo di giudicar innappellabilmente quali fossero veri novi habitanti. In essecution di che a 17 aprile dell’istesso anno termenò [?] et pronunciò le predette fameglie veri novi habitanti, tra quali il medesimo Martino. Come di tutte le predette cose, la Serenità vostra et le eccellenze vostre illustrissime resteranno pienamente informate dalle scritture che, qui aggionte, le invio, coll’esposizione dell’homicidio predetto [?], fatta nella mia cancelleria dal capo di esse fameglie. Conosce benissimo il clarissimo signor podestà di Montona che questi è novo habitante et che in conseguenza il caso predetto deve esser giudicato da me; ma va recusando, appoggiando le sue ragioni sopra la parte di 3 novembre 1601 et ducale di 24 agosto 1602, scritte all’illustrissimo Zorzi precessore, di un Zuanne et Matteo [?] Tremich [?], li quali non erano delli descritti nelle fameglie di novi habitanti, di quali hora si tratta, volendo dar ad intendere che quello fosse stato originario di quelle ville; ma questa obiettione per sé stessa si conosce esser vana: così perché il detto Martino si trova descritto et rolato nelle dette fameglie di novi habitanti, alle quali sin qui non è mai stata fatta alcuna oppositione o alteracione; come perché, essendo seguita sententia coll’auttorità dell’eccellentissimo senato et inappellabile, che tuttavia vive, né in alcuna sua parte mai è stata alterata, né per la sudetta deliberatione 1601 renecata, né sospesa, né potendo meno in alcuna maniera millitare in questo caso, poiché di già è stato terminato coll’auttorità speciale di esso eccellentissimo senato, et innappellabilmente. Sarà dimqie effetto proprio della somma intelligenza della Serenità vostra et delle signorie vostre illustrissime et eccellentissime amministrar giustitia et colla norma di questo li altri rettori si astenghino in futturo di turbare la giuridittione et sopraintendenza che ha questo reggimento delli novi habitanti; altrimente succederanno novi disordini, colla fatal distruzione della coltivacione et inhabitacione di questa provincia, la quale è ridotta in assai buon stato et così florida, che pascono [?] in molti luochi, più tosto giardini che campi, et le ville intere fatte da essi novi habitanti, con fatica incredibile et diligenza essattissima [?], che veramente meritano esser dalla Serenità vostra protetti, perché con brevità di tempo quando non venghino perturbati, riuscirà con non meliore [?] utilità delli reggimenti di questa provincia, spirata che sia la loro prescrittione giusta le sue deliberacioni, et come le ne può dar particolar informacione li illustrissimi Zorzi et Erizzo, precessori mei. Gratie etc.
Di Pinguente, gli 11 marzo 1607.

Costantin Rhenier, capitano di Raspo […]

Allegati:

Delegatione al reggimento di Raspo di novi habitanti e coltivatione di terreni.
In lettere da Raspo delli 11 marzo 1601.
Ricevute die 11 iulii 1592.
[…] Dei gratia […] habilibus et sapientibus Nicolao Salomono, de sua mandato […] fidelibus dilechis […] salutem et dilictionis […] significamus […] hodie in consilio pro rogatom, captam fuisse partem […].
Dalla supplicatione delli poveri morlachi novi habitanti nel territorio di Parenzo et da quanto ha scritto il capitano nostro di Raspo, si intendono le varie oppressioni a loro fatte dalli vecchi habitanti et cittadini di quel loco, col quale inventando denoncie et calunnie contra di loro procurano con varii modi turbar la loro habitatione et coltivatione, onde, essendo a proposito di essa coltivatione sulevarli et darli modo che fossimo davanti giudice et in loco sicuro deffenderli, sebene nelle cause civilli [?] si era dato per giudice detto capitano per parte di questo consiglio, con darli giudice nelle cause criminali l’andarà parte che tutte le difficoltà così civilli come criminali tanto principiate tratar fu [?] hora davanti li podestà nostri di Parenzo, Cittanova et altri luoghi nell’Istria, quanto quelli che nell’avenire si potessero principiar […] supra ogni difficultà vertente sopra dispersazione di terreni e qualsivoglia altro atto, così di cognitione come di essecutioni, dove [?] si tratti interesse di morlachi et loro fameglie. Siano commesse et delegate tutte al capitano nostro di Raspo et successori, li quali servans servandis habbino secondo che occorrerà a deffinirle et terminarle per giustizia colla medesima auttorità che havevano li proveditori nostri nell’Istria. Et questo fino ad altro ordene di questo consiglio. Et della presente deliberatione sia dato aviso alli rettori di Parenzo et altri dove sarà bisogno perché non habbino ad impedirsi [?] in simil materia.
Quare manitudinis vobis ut dictam partem observens et ab omnibus observari facians.
[…] in […] palatis die 18 iunii, indictione quinta, 1592.

Nomi delle fameglie descritte novi habitanti di che si tratta.
Copia trata dal libo civille di novi habitante dell’illustrissimo signor Nicolò Salomon, già capitano di Raspo et giudice delegato nelle materie di novi habitanti.
Noi Nicolò Salomon, capitan di Raspo et giudice delegato per la serenissima signoria di Venetia, inteso il gravume avanzi di noi esposto per li infuseriti [?] morlachi venuti da Turchia, abandonando la patria et beni loro per ridursi sotto l’ombra di questo felicissimo dominio, dove esserli gionte molte fameglie nel territorio di Parenzo doppo la parte 1578 fatta per li novi habitanti, venuti alla rehabitatione et coltivacione di questa provincia, fecero il loro nido nella villa di Abriga, nella quale si messero a coltivar terreni, datili a decima da quelli de Parenzo, et in quel principio parte di esse fameglie si fecero scriver per novi habitanti; et perché non ancor ben […] stetero sospeti vedendo che né contentandosi li patroni delli terreni delle decime ogni tratto cercavano di imponerli maggior gravezza, et […] vano oltre ciò con diverse vie oppressi da quelli de Parenzo con tenerli in litigii, con loro […] et maligno procederà per porli in disperacione, acciò abandonassero i luoghi, et desiderando detti esponenti continuar sotto la devocione di questa repubblica riceverono di esser annotati per novi habitanti et esser sotto la protettione delli clarissimi proveditori et viceproveditori, et non sotto rettori, quali in verità […] alla gran […] delle cose seguite, et già terminate ultimamente per il [?] serenissimo dominio: onde considerata la detta espositione et conosciuti da noi in buona parte gli strussi usati da quelli di Parenzo, contra detti di Abriga et Frata [?] et altri morlachi venuti ad habetar in quel territorio inherendo alla mente et intentuione di Sua serenità et per essecutioni della parte che concede essenttione per anni 20 a quelli che vengono alla coltivacione di questa provincia, per l’auttorità che […]. Dechiarito et […] che detti esponenti sottoscritti al numero di 19 siano et si intendano da qui avanti descriti et deputati per novi habitanti et che possano et debbano goder et fruir quelli istessi beneficii et essenttioni concesse alli altri novi habitanti, in tutto giusta la forma della parte, et questo durrante li anni 20 concessigli da Sua serenità. In […] fidem.
Dati Pinguenti die 18 iulii 1592.
Nomi delle famiglie:
[…]

Auttorità data all’illustrissimo Salomon di giudicar innappellabilmente quali siano novi habitanti.
Die 2 augusti 1592.
Presentate all’illustrissimo signor capitano per Iurai [?] Filippino, ricercando l’essecutione.
Pascalis Cicomia, Dei gratia iure venetiano [?] excellentissimi nobili et sapienti viro Nicolao Salamono de suo mandato capitano Raspures [?] fideli […] salutatem et dilectionis affectu.
Vederete dalla supplicatione qui inserita di Iurmi [?] Filippino et altri morlachi la molestia che vien loro data da quelli di Parenzo et altri ponendoli in difficoltà, che non siano novi habitanti et che per conseguenza non possano goder li beneficii delli ordeni nostri et delle fatiche et sudori loro, per le cause che intenderebe dalla detta supplicatione; siché dovendo noi proveder come è conveniente, acciò che li prefati poveri supplicanti non siano indebitamente travagliati, habbiamo già voluto farvi le presente et commettemo, sì come faciamo col senato, et udite le ragioni di ambo le parti, et conosciuto da voi che essi morlachi siano veramente compresi nel numero di novi habitanti, et di quel modo che depone la parte presa nel prefetto senato in tal proposito, dobbiate far tal deffinitiva inappellavile dichiaracione che per l’avenire li prefati morlachi non possino esser per tal contro inquietati da chi si sia, contra la forma di quanto habbiamo deliberato in così importante materia. Sendo però ferma intentione nostra che quando siano da voi giudicati per tali debbano godere de tutti quei beneficii che gli concedono le leggi et ordeni nostri sudetti, senza disturbi né impedimento alcuno, et dell’essecutione ci darete avisi.
Data in nostre ducali […] die 22 iulii indictio quinta 1592.

1602 [?] a dì 26 febraro
Espositione del capo de novi habitanti chi è novo habitante quello di che si tratta.
Fatto venir all’officio della cancellaria di Raspo capitan Simon Filippin, […] iuri capo delli sbandati novi habitanti et interrogato se è stato ammazzato alcuno novo habitante sottoposto alla sua carica, rispose: “”Dove io ho carico, non è stato ammazzato alcuno, ben è vero che sopra il territorio di Montona è stato ammazzato Martin Naicinovich, novo habitante, et intendo che stati proclamati a Montona li delinquenti.” Interrogato quando, dove, in particolare da chi et la causa che sia stato ammazzato detto Martin, responde: “Credo che sii un mese in circa che è stato ammazzato nel territorio di Mon delle bote, […] sotto Montona, non so da chi, ma si dice che sia stato proclamato un Paulo Voicomich, con compagni secondo che […], ma non affermo de scientia, non so la causa.” Interrogato, rispose: “Parmi di haver inteso che ciò sia successo per causa di una putana che all’hora si trovassi in casa di Iuan Sanandrago; qual Sanandrago all’hora era nel territorio di Parenzo con la sua fameglia.” […] interrogato chi esattamente: “Simon Dusich, nipote del sudetto Sanandrago, potrà dar lume alla giustitia in questo fatto.” Interrogato a qual […] di novi habitanti sono sottoposti quelli novi habitanti che stanno nel territorio di Montona, rispose: “Al […] de Mon delle bote [?].” Dicto [?] el […] de Mon delle bote non ha che fare con li novi habitanti; ma essendo voi capo delli sbandati et sottoposti ancor a voi tutti quelli novi habitanti che sono sopra il territorio di Montona [?], debito vostro et del vostro podestà [?] era di notificar la sua morte a questa cancellaria, rispose: “Sopra quella di Montona io non ho auttorità, anco quando si hanno di […] li vicini, bisogna andar sopra quello di Parenzo.” Dicens, interrogato: “So ben che detto […] è stato come novo habitante sotto di me, et concorso a tutte le liti et spese occorrenti per […] et lo tengo per novo habitante.” Quibus habitis.
L’illustrissimo signor capitan, veduta la sudetta denuncia, ordenò doversi scriver le infrascritte lettere al clarissimo signor podestà di Montona […]
Al clarissimo signor ossequiendissimo il signor podestà di Montona,
fu li dì passati ammazzato nella villa di Mon delle bote, sopra cotesto territorio, Martin Naicinovich, novo habitante nel numero di sbandati, et perché, come deve esser benissimo noto a vostra signoria clarissima, la materia di novi habitanti così attive come passive, civille et criminale, per varie deliberacioni dell’eccellentissimo senato, è delegata al reggimento di Raspo, sarà perciò vostra signoria clarissima servita di inviarmi sotto sue lettere et sigillo il provvedimento [?] firmato in detto proposito in quella sua cancellaria, affinché, conforme alla mente publica, io possa essercitar quella giustitia che il caso riceverà, sicuro che per la sua prudenza da me benissimo conosciuta, con sua esser il sudetto […] Martin novo habitante et in consequenza esser giudicato da me detto eccesso [?] come giudice competente, non sia per meter alcuna difficultà, il che attenderò con ogni maggior prestezza, con che me le raccomando.
Di Pinguente li 26 febraio 1607.
Costantin Rhenier, capitano di Raspo.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 4
Trascrizione di Francesco Danieli.