11 marzo| 1607 Costantin Renier
Dispaccio del 22 marzo| 1607|
N. (senza numero)
Serenissimo principe,
significai alla Serenità vostra sino sotto gli 30 aprile passato che dall’illustrissimo Erizzo, precessor mio, mi furno lasciati 300 ducati che li erano stati consignati dall’illustrissimo Zorzi suo predecessore, di raggione della Serenità vostra destinati per la reparatione delle mura di dui castelli in questa provintia, dei quali ne fosse fatta debitrice quella comunità, et come nella delliberatione dell’eccellentissimo senato di 25 maggio 1600. Ho voluto per ben effetuare il suo comandamento conferirmi in quel luoco, come feci anco in Albona, per deliberar sul publico incanto l’opera predetta; ma da quelli intevenienti fui pregato a diferire, havendosi loro lasciato intendere di voler da novo suplicare la Serenità vostra, perché le ne faccesse libero dono. Hora […] li medesimi per persona espressa mi hanno fatto sapere non voler quella comunità restar debitrice di esso danaro, et che al meglio che comportarano le deboli sue forze, andarà riparando quelle mura, sì come mi dicono di haver di già datto principio. Ho voluto per ciò darlene riverente conto, a fine che mi dia ordine se io debbo mandar il danaro, o vero tratenerlo de qui per li quartironi della compagnia di questi leggeri et della militia di questa provintia, et per pagar anco queste ordinanze nelle publiche occorenze, come più di una volta ho fatto sin qui, conforme al suo comandamento in tal matteria, et parte anco per la riparatione tanto necessaria delle mura di questo loco, come a punto le ne significai a 26 di genaro, o come meglio serà stimato dalla soma sua sapienza. Gratie etc.
Di Pinguente, li 22 marzo 1607.
Costantin Renier, Capitano di Raspo.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 4
Trascrizione di Francesco Danieli.