11 marzo| 1607 Costantin Renier
Dispaccio del 14 giugno| 1607|
N. (senza numero)
Serenissimo principe,
sino a 11 marzo significai colla solita mia riverentia alla Serenità vostra l’omicidio seguito nella persona di un Martin Naicinovich, novo habitante, sopra il territorio di Montona, sopra di che fu da quel Clarissimo signor podestà formato processo, da quale ancorché più volte ricercato da me, è stato ricusato mandarmi esso processo, et sebene questo negotio non può realmente patir dificultà né dubio alcuno, poiché esso infelice Martin si trova fra le altre fameglie rolato et catasticato, et dechiarato novo abbitante dall’Illustrissimo Salamone mio precessore di […] coll’autorità dell’eccellentissimo senato, et inappellabilmente come haveva la Serenità vostra veduto dalle precedenti mie lettere et scriture che le inviai; tuttavia non dovendo questo caso andar impunito per la renitenza di sua signoria clarissima, con perturbatione della quiete dei suditi, et specialmente dei poveri habitanti novi, ho voluto aggiungere le presenti alla Serenità vostra a fine che si degni, dechiarando di intorno ciò la sua volontà, cometter ad esso clarissimo signor podestà che rimetti a me il proccesso et priggione come giudice competente, perché io possia amministrar la debita giustitia. Gratie etc.
Di Pinguente, li 14 giugno 1607.
Costantin Rheniero, Capitano di Raspo.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 4
Trascrizione di Francesco Danieli.