• it
  • it
  • en
  • hr
  • el
  • de

10 aprile| 1607 Alessandro Canal

Dispaccio del 13 luglio| 1607|

N. (senza numero)

Serenissimo principe,
questa matina all’alba sono venuti di questo porto sei barche di uscochi in tempo che tutta la terra dormiva, andando a ladrar [?] tutte le barche che erano in detto porto, quali come a Dio piacque sono statti scoperti et immediate usatto [?] il portello della porta maestra, dette a campane martella per il che, levatossi le persone alle armi, essi uscochi partirono di esso porto et andarono al scoglio de Santo Andrea, lontano de giù un miglio circa; a hore doi de giorno venne detti uscochi alla volta della terza a funa [?] alla via da dietro le muraglie, et tutti corssero animosamente alla difesa della terza, il tutto de ordene mio, dubitando di qualche gagliardo aforito [?], ma come a Dio piacque, quando fu sotto lì tornò a stargar tutte esse barche, et andette al scoglio de figarnole, un miglio lontano da questo luoco, et ivi stavano in aguatto, et quante volte passavano a tutte hor una et hor l’altra barca andavano a […] a quelle, […] mandassi ivi per spario de dui in tre hora […], de dove levati presero la via versso Ossar [?], et fuori de detto luoco circa tre miglia si videro a prender dui galioni, quali presi hanno quelli remorchiati lontani da questo luoco un miglio circa, et condotti nel porto del scoglio de Sant’Andrea, dove poi sbarchate le mercantie de uno caricando quelle sopra l’altro, et narche sue et all’hora de vespero partite per la volta de Quarner, con detto galion, menando secco tutti li marinari et patron di esso, havendo lassatto l’altro in detto luoco il patron del quale rinatto in questo luoco subitto ho formato processo et ho trovato come essi uscochi hanno amazatti 25 [?] in circa mercanti turchi, et fatto bottino per la valuta de 30.000 ducati in circa, come dal processo incluso potrà la Serenità vostra vedere.
Ho aviso che li medesimi heri de notte svalizorno alcuni […] nel porto di Polla [?], che fu di non puoco timore alli habitanti in essa città; hor hora, mentre faceva formare l’ocluso processo sono capitati dui marinari lassati dalli detti uscochi, quali ho fatto constituire per il detto de quali resto pinamente informato, che essi uscochi questa matina a hore di giorno circa [?] hanno svaleggiati dui caramussali nel […] sopra quali erano menati via per farli […] vandossi da otto in dieci di essi feritti.
Ho avisi anco che mercore sono andatti sopra il […], svaleggiate parecchie case sopra qual […] et […] via assai anemali, tanto me è parsso con ogni […] et come suo devoto cittadino farle notto […] con il viggilantissimo et prudentissimo già detto suo faccia […] più le parerà conveniente, per evitare questi pericoli, et […] affirmandole che questo povero populo è statto hoggi molto vagliato di cotal accidente col che fine con ogni devoto affetto et grattia me le raccomando.
Di Rovigno, a dì 13 luglio 1607.

Alessandro da Canal, podestà.

Allegato:
Interrogatori fatti ai marinai testimoni delle scorrerie degli Uscocchi, svolti il 13 luglio 1607 (4 cc.)

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 4
Trascrizione di Francesco Danieli.