29 luglio| 1614 Alfonso Boldù
Dispaccio del 26 febbraio| 1615|
N.
Serenissimo Principe,
Essendo capitate le lettere della Serenità Vostra il giorno di hoggi, per le quali ho inteso il suo comando di darle in resposta, le significo circa il darle conto delli diversi acidenti occorsi in questi confini, et in questo territorio, che doppo che io me attrovo a questo governo, vicino al mio confin non è occorso altro caso né acidente se non sotto Serisa, la morte del nobil huomo ser Antonio Zorzi, Conte della terra di Pago, con numero di nonanta cinque persone, il quale, fidatosi in alcune genti della detta terra, gli qual’havevan inteligenza con quelli ladri di Serisa, che gli facevan vane promisioni, si è redotto insieme con quelli perder la vita con tutte esse genti. Del qual acidente subito diedi raguaglio al Eccellentissimo signor Generale, il quale s’attrovava sopra l’isola di Veglia per mano del signor Governator Zuane Dobrovich, attrovandosi egli a quel tempo alla custodia di quest’isola, et per ciò non mi son mosso, di far altro poiché credo che da Sua Eccellenza le sia stata rapresentata la verità del fato. Né altro acidente stimo mi sia occorso qual fosse degno di rapresentarlo alla Sublimità Vostra, oltre il sudetto, doppoi che m’attrovo in questa carica. Ma occorendo la stii sicura che meterò ogni mio spirito et il sangue istesso per ubidire gli suoi precetti, et darne conto particolare d’ogni acidente, qual conoscerò dover spettar alla Serenità Vostra. Gratie etc.
Di Arbe, li 26 febraro 1615.
Alfonso Boldù, Conte clarissimo.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 13.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.