1614 Giovanni Francesco Dolfin
Dispaccio del 2| dicembre| 1614|
N.
Serenissimo Principe,
ricevei li xviii del passato l’ordinario dispazzo inviatomi da Vostra serenità con sue lettere di dì xvii ottobre prossimo per Tomaso di Gregorio patron de fregata, il quale immediate incaminai all’illustrissimo et eccellentissimo signor bailo in Constantinopoli con li soliti portalettere, et a quelli imposi ogni maggior diligenza nel viaggio, acciò capiti quanto prima a sua eccellenza illustrissima.
Ricevuti parimente l’istesso giorno altre lettere di vostra serenità di dì xxiii settembre prossimo passato, per riverente essecution delle quali mandarò a riconoscer diligentemente li bisogni, così d’aprestamenti per artigliarie, come d’altro che dal clarissimo signor podestà de Budua le vien rapresentato esser necessarii per servitio et sicurezza di quella terra, et del tutto ne darò poi minutissimamente raguaglio alla serenità vostra conforme a suoi comandamenti.
Esseguendo poi altre sue di dì xiiii ottobre detto, ricevute l’istesso giorno, facio formar diligente processo sopra il mancamento del groppo per la terza paga, da lei consgnato al capitano Pagan Pagani, mandato con xiiii fanti al servitio di questo castello, acciò fosse datto al clarissimo mio precessore da far detta paga a detti fanti, il qual groppo non fu datto da esso capitano et formato detto processo, vedrò poi a quella espeditione che con esse sue lettere mi commette. Hor hora che sono le 22 ore mi è gionto l’ordinario dispazzo che manda l’illustrissimo et eccellentissimo signor bailo da Costantinopoli in sachetti numero tre, essendo nel venir rimasto per strada in Andrinopoli per indispositione, uno de portalettere ordinarii, con un altro sacchetto di lettere, il qual gionto che serà lo incaminerò come faccio hora li sudetti tre in una cassella serata, con chiodi et ben conditionata, signata S con fregata patron Mattio di Vincenzo, al quale ho ordinato celerità nel viaggio perché capiti quanto prima a vostra serenità. Gratie.
Di Cattaro, li 2 dicembre 1614.
Giovanni Francesco Dolfin, rettor et proveditor.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 13.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.