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1612 Zaccaria Soranzo di Marco

Dispaccio del 16 marzo| 1614|

N.

Serenissimo Principe,
l’Eccellentissimo signor bailo con sue lettere di 21 del passato m’ha spedito un sacchetino di lettere per la Serenità vostra, e me ne incarica deligentissima speditione, che però immediatamente da me fatto riporre in una casselleta gliele spedisco per Matthio de Thomaso, patron de fregata estraordinaria. A gran pena ho potuto riunir gli marinari che con esso si vengono, passandosene tempi piovosi e affatto contrari. Ma sì come non può meco alcuna cosa perché m’aresti di far quanto ricerca il servicio della Serenità vostra, così superando più difficoltà ho voluto che si venghino, e dandole aggiunta de’ remi, ho loro commesso ogni maggior sollecitudine nel viaggio. Li fanti venuti hanno riferito haver incontrato poco discosto da Constantinopoli il Gran signore, et che il giorno dietro ve sarebbe entrato, discorrendogli nel resto variamente de’ suoi pensieri. E havendo io poco prima scritto, et rappresentato alla Serenità Vostra, i bisogni di questa Camera, altro non starò aggiungere, solo che ne attendo la bramata provisione. Gratie etc.
Di Cattaro, gli 16 marzo 1614.

Zaccaria Soranzo, rettor et proveditor.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 13.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.