1612 Zaccaria Soranzo di Marco
Dispaccio del 24 aprile| 1614|
N.
Serenissimo Principe,
S’avicina la nova paga di queste militie, e provesionati, et per ancora non sono comparsi gli denari delli mandati e fatture, che già otto e più mesi mandai alla Serenità vostra, de millecinquecento ducati che vi bisognano al mese, havendo io fatto gli pagamenti di tanto tempo, può la Serenità vostra e cadauno delle eccellenze vostre illustrissime considerare quanto io habbi penato e quanto ne sii indebitato. Che non ostante mando a questa congiunti gli mandati e fatture delli susseguenti mesi, giovandomi il credere che a questa hora saranno disagevolate le difficoltade, c’hanno per adietro ritardato la missione di denaro così necessario et che sia la Serenità vostra per commettere che le passate e le presenti paghe mi siano di subito mandate e portate. Gratie etc.
Di Catharo, gli xxix aprile 1614.
Zaccaria Soranzo, rettor et proveditor.
Allegati: lettera del 7 aprile 1614 (1 c.); costituto in parte in greco, aprile 1614 (1 c.); lettera del 8 aprile 1614 (1 c.)
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 13.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.