1614 Giovanni Francesco Dolfin
Dispaccio del 3| gennaio| 1615|
N.
Serenissimo Principe,
diedi riverente conto alla Serenità vostra con mie lettere sotto li 3 decembre prossimo passato, il gran bisogno che ha questo reggimento del scontro della zifra per molti rispetti, et in particolare per la continua intelligenza et corrispondenza che passa con l’illustrissimo et eccellentissimo signor Bailo in Costantinopoli, et le mandai anco una lettera scrittami da sua eccellenza ilustrissima, buona parte in zifra, et la supplicai a mandarmi in conformità di essa il scontro per poter levarla et esseguir quanto mi fosse commesso; et perché detto eccellentissimo Bailo continua a scrivermi in zifra, così nel precedente come nel presente ordinario, et dubitando io che in dette lettere vi sia qualche cosa spettante a questi confini, et a questo mio governo convengo da novo supplicarla a restar servita di mandarmi subito esso scontro, acciò possi levar dette lettere et far quello che al debito et desiderio mio al buon servitio di vostra serenità mi richiede. Gratie etc.
Di Cattaro, li 3 genaro 1615.
Giovanni Francesco Dolfin, rettor et proveditor.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 13.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.