• it
  • it
  • en
  • hr
  • el
  • de

1614 Giovanni Francesco Dolfin

Dispaccio del 25 gennaio| 1615|

N.

Serenissimo Principe,
mandai sotto li xvii del passato a vostra serenità l’ordinarie bolette per levar il solito danaro da pagar questo pressidio, et la supplicai a voler dar ordine che tosto fosse espedito, acciò giungesse qua a tempo debito per far li pagamenti, et avisai parimente con ogni humiltà la Serenità vostra, che per non lasciar sprovista questa fortezza di formento tanto necessario al sostentamento di questa militia, et popolo, ho convenuto impiegar di quel danaro che havevo destinato al pagamento della detta soldatesca, in ditto formento, non havendo ritrovato dinaro alcuno di tal ragione in questa Camera, et per tanto ho stimato bene di replicargli anco la presetne, affine che voglia restar servita la serenità vostra di commettere che il detto danaro sia incaminato di qua con prima occasione, perché s’egli non giungesse a tempo, non saprei come farmi, non mi attrovando nelle mani danari d’altra ragione per potermene valere. Gratie etc.
Di Cattaro, li xv genaro 1615.

Giovanni Francesco Dolfin, rettor et proveditor.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 13.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.