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27 dicembre| 1614 Alvise Minio

Dispaccio del 26 febbraio| 1615|

N.

Serenissimo Principe,
hoggi ho riceputo le littere di Vostra Serenità di 24 del passato nelle quali son avisato esserli pervenuto a notitia li diversi acidenti successi nelli confini del territorio della mia giurisditione, delli quali Vostra Serenità non ha havuto da me alcun particolar aviso, come si doverebbe fare, et ricerca il buon servitio delle cose publiche, cometendomi che immediate oltre a quello son tenuto di rapresentare alli Illsutrissimo et Eccellentissimo General in Dalmatia et Albania, io debba di tutte le cose seguite darli cn mie lettere distinto et particolar conto, sicome anco doverò osservare nel avenire d’ogni emergente che succedesse, et lo stimasse degno della notitia di sua Serenità; alché tutto rispondendo reverentemente dico che, non havendo questa isola altro confine che il mare, dal quale tutta è circondata nel teritorio et distretto di essa, doppo l’arivo mio a questo reggimento, che fu li 27 decembre prossimo passato, non vi è ocorso alcun acidente reputato da me degno della sua notitia, et per il quale io pottessi havere ocasione di rappresentarli cosa alcuna, assicurando Vostra Serenità che d’ogni emergente che potesi occorer, et sarà stimato da me degno di sua notitia, non mancarò con ogni prestezza dar destinto et particolar conto a Vostra Serenità, et anco all’Illustrissimo et Eccellentissimo signor Proveditor Generale conforme alla mente sua, et obligo mio et come haversi anco fatto se fin’hora me ne fosse venuta occasione. Gratie etc.
Di Cherso, li 26 febraro 1615.

Alvise Minio, Conte et Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 13.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.