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27 ottobre| 1614 Gio Alazzi

Dispaccio del 27 ottobre| 1614|

N.

Serenissimo Principe,
Gli interessi del publico et di ben servire alla Serenità Vostra m’obligano di continua reclulanza a questi confini come farò sempre con quella prontezza che me si conviene. Ho perciò hoggi havuto sentore che da un Morlaco a questi miei suditi confidente è sta affermato essere venuti a Obrevazzo da basso molti Turchi et ivi haver fatto nove fosse di calcare per far calcina, oltre cinque altre fatte per il passato, et che con finta strattagema di fabricar Obrovazzo dessegnano fabricare la fortezza di Bacevaz, ch’è situata alla bocca di questo stretto de Novegradi; il che tanto più mi fa dubitare lo vogliano effetuare quanto che questa sera pur da questi de Novegradi sonno sta veduti più di cento Turchi a cavallo che solitamente andavano osservando e revedendo alla bocca del stretto nel canal della Morlaca tutto quel contorno. Ho perciò io questo fatto stimato di molta consideratione, degno et senza minimo intervalo ne ho datto conto all’Eccellentissimo signor Proveditor Generale, et alli illustrissimi signori Rettori di Zara a me più vicini, sicome parimente, per esserne de mio debito, lo signiffico alla Serenità Vostra, acciò ne possi imediate deliberare quell’espedita proviggione che matteria cossì importante parerà alla molta prudenza sua sii opportuna. Osservandone io però dala Serenità Vostra quell’ordine che stima convenirsi perché sarà da me prontissimamente obedita con gratie etc.
Di Novegradi, li 27 ottobre 1614.
Della Serenità Vostra.

Gio Alazzi.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 13.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.