3 marzo| 1614 Alvise Rimondo
Dispaccio del 1| novembre| 1614|
N.
Serenissimo Principe,
Abench’io non stimi, che in presenti tempi si sia per haver alcun disturbo a questi confini, non posso però restare di non rappresentar alla Serenità Vostra quelo che giornalmente mi perviene a notitia, massime nella presente occasione, che la città s’attrova spogliata della militia a cavallo spedita per Istria, et pregiudicata anco nella sua ordinaria del pressidio di soldati da molti mesi in qua, che s’attrova a Zarra per ordene publico il signor Collonello Zulio Eliseo Governatore. Dall’ocluso costituto intenderà la Serenità Vostra la relatione fatta da un Agha di Scardona ad un gentilhomo di questa città. Il che demo quanto fossero quello che questo Turco asserisse, che lo sarebbe anco pervenuto da Constantinopoli, con tutto io non ho voluto restar, per mio debito, di dargline sento, perché almeno li serva per espressione della mia vigilanza, ma nel presente carico, affermandole ch’io starò avvertito, per stare con ogni spirito, per quanto poche deboli forze potranno, ad ogni infestatione che fosse attentata in questa iurisditione, et d’ogni accedente ne darò particolar conto alla Serenità Vostra. Gratie etc.
Di Sebenico, adì primo novembrio 1614.
Alvise Rimondo, Conte et Capitanio.
Allegato: costituto di Francesco Tranquillo, nobile di Sebenico, 30 ottobre 1614 (2 cc.)
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 13.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.