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18 marzo| 1614 Giacomo Contarini

Dispaccio del 18 febbraio| 1615|

Serenissimo Principe,
con la galea della mercantia partita di qua alli 30 del passato, diedi riverentissimo conto alla serenità vostra dell’aviso havuto dal mio confidente di Serraglio sotto li 20 di gennaro ch’in Buda in 12 giornate indi lontano, la peste faceva miserabil progresso. Poi con altre sue delli 2 instante mi confirmò l’istesso, et hora con littere delli 9 m’aggionge che per causa di certe mercantie trasportate da Budin il mal era passato anco a Zenizza, ditta Cassabà, villa grossa distante due giornate di là dal Serraglio, ch’in due case sole si era scoperto della qual cosa si era assicurato mediante la relatione del suo servitore, a tal effetto mandatovi a posta, et si sperava che per gli eccessivi freddi di quei paesi non fosse per dilatarsi più oltre, et che de passo in passo mi anderà ragguagliando di ogni successo. Io perciò ho voluto rappresentar anco questo particolar alla Serenità vostra, con assicurarla che seben io spero che quel male habbia a terminar con quella poca dimostratione aiutato dalla stagione propitia, nondimeno quando troppo tardassero avenirmi gli avisi di quelle parti (che fin hora non posso accusarlo di negligenza) farei come ho fatto ancora di inviar persona a posta per rendere certo di ogni minutezza, acciò se il male trapassasse in Serraglio, si potesse con maggior provisione procurar di tenirlo lontano de qua. Et di già oltre alla supplicata visita che doppo che assisto a questo carico son solito di far ogni giorno a questi lazzaretti, vi vado hora aplicando ancor magior diligenza dell’ordinaria con voler veder passar le contumacie et particolarmente le robbe da uso de’ mercanti, acciò non nasca alcun minimo disprdine, che possa contaminar gli ordini che son solito ad osservarsi, et sì come n’ho dato conto subito all’eccellentissimo signor generale, così non mancarò di farne partecipi questi reggimenti circonvicini. Et facendo il mal maggior progresso che Dio non voglia continuarò ad avisarli, s’ come farò anco imediate humilmente alla serenità vostra, la qual non resterò di ragguagliar contal occasione ch’in questi lazareti si trovano colli 1.791 de mercantie diverse et son certificato ch’in Serraglio se ne trova buona quantità, che, se ben le strade sono molto occupate dalle nevi, tuttavia ogni giorno ne vanno giongendo a questi lazaretti. Gratie etc.
Di Spallato, li 18 di febraro 1615.

Giacomo Contarini, conte et capitano.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 13.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.