4 agosto| 1614 Marco Bembo
Dispaccio del 4| agosto| 1614|
N.
Serenissimo Principe,
Ho ricevuto colla solita mia riverenza a’ 30 del passato solamente le lettere della Serenità Vostra di 8 del medesimo, per le quali mi commette che debba usar ogni diligenza possibile per indagare se questi ministri austriaci confinanti habbino nelli loro datii fatte inovationi o nove impositioni dopo la nona imposta fatta da lei del datio del vino per terre aliene. Per riverente essecutione et risposta delle quali mi occorre dirle che non obstante che per ordine della Serenità Vostra coll’Eccellentissimo Senato sia stato prohibito il praticare con sudditi austriaci et imperiali confinanti, per le cause c’hanno mosso l’animo di lei et parimente vietato sotto severissime pene il transito in terra ferma, et ben servirla (stimando in quest’occasione di non contravenire alli commandamenti di Vostra Serenità) ho fatto passare un mio confidente a Fiume, Buccari, Novi, Segna, Bribir et Coshai, per la suddetta causa, il quale ritornato m’ha referto havere cavato li particolari infrascirtti per via di mercanti di essi luochi, di quelli ch’attendono alli datii et anco da’ suoi amici.
Che il datio del vino di Coshai, qual è concesso per antichi privileggi a quella comunità, per sodisfar medico, speciale et altri salariati da dieci anni in qua, non è stato deliberato a più di 600 ducati in circa, come è anco l’anno presente.
Quello delli legnami è affittato ducati 900 et li anni passati hor più hor meno, secondo le occasioni et come succiede sopra li incanti.
Il datio chiamato datio della mercantia di detto loco di Coshai, de proprio del signor Emilian Franchi, signor di quel luoco, da dieci anni in qua non è stato deliberato a più de ducati 3 milla all’anno in circa; è ben vero che il sudetto signore ha tentato diverse volte di accrescerlo, ma però non li è successo. Et questi sono datii ordinarii.
Vi è poi un datio de soldi due per ducato per l’estratione de pani, rasse, tele et altre vettovaglie, che non si è potuto penetrare se sia novo o vecchio. Altri datii in quel luoco non vi sono.
Che li datii del legname et vettovaglie di Fiume non sono stati acresciuti; voleva bene quel Capitanio accrescerli l’anno presente 150 ducati in più dell’anno passato ma non è stato levato, onde vengono scossi per quella Camera. Altri datii non vi sono in quel luoco.
A Buccari non si paga datio per l’estratione di frumenti et altre vettovaglie. Vi è solamente il datio de’ legnami, il quale per essere serati li passi per causa di questi mottivi con uscochi è l’anno presente bassissimo.
A Novi per l’estratione de carnaggi si paga semplicemete a quel capitanio un certo presente, che serve per antica recognitione, et delli legnami ogni dieci uno, et per gran che facilmente si ottiene da quel Capitanio anco ogni quindeci uno.
A Segna non vi è alcun datio per condotta o estratione.
A Bribir l’estratione delle vettovaglie è libera, né vi è altro che de legnami cioè d’ogni dieci uno, altri datii nelli sudetti luoghi non vi sono, et questi sono li luochi principali confinanti. Et questo è quanto in questa stretezza ho potuto intendere. Con la qual occaisone havendo penetrato pensieri et andamenti di Vostr Serenità grandissima consideratione, ne ho immediate dato particolare all’Eccellentissimo signor Proveditor Generale Veniero, come ho fatto anco presente, et continuarò fin tanto che starò a servire Vostra Serenità in questa carica, credendo così dover. riuscire di gusto et sodisfattione di lei in questo proposito non le aggiungerò altro d’avantaggio certo, ch’a quest’hora Vostra Serenità da Sua Eccellenza Illustrissima ne sarà del tutto stata raguagliata. Gratie etc.
Di Veglia, a’ 4 agosto 1614.
Marco Bembo, Proveditor.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 13.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.