4 marzo| 1614 Luca Pesaro
Dispaccio del 4| marzo| 1614|
N.
Serenissimo Principe,
prima che l’Eccellentissimo Donato, di felice memoria, partite di questa città per passare sino alli bocchi di Segna, io gli diedi conto del stato di questa Camera Fiscale, per altro di tenuissime forze, ma in questo tempo esausta totalmente di danaro d’ogni ragione, speso li mesi passati alla summa di 4.000 ducatti in circa nei pagamenti delle militie italiane, et supplicai Sua Eccellenza che per poter non solo reintegrar li depositi impiegati in questo servitio ma anco per dar il modo di sodisfar alli paghe presenti et alli molti salariati che per la loro povertà non possono pater dilatione, si compiacesse però di sumministrarmene quella quantità che gli paresse sufficiente al supplimento di queste occorrenze.
Nel che havendomi dato ferma intentione di sovvenirmi et sostentatomi in questa speranza mi trovo adesso per la sua morte constituito in una tanta privatione et molestato dalle continue istanze, massime della predetta militia, per la quale a punto hoggi nelle tante strettezze mi è convenuto con molta dificoltà trovar da persone private appena quanto ha potuto bsatr per sodisfarli del debito stipendio. Onde convengo supplicar con ogni riverente efficacia la Serenità Vostra a degnarsi di dar ordine che ne sia quanto prima inviata di qua quella quantità ch’è necessaria per il rissarcimento delli depositi sudetti per l’estintione di questo novo debito, et per sodisfattione delle paghe future, a fine che le cose passino regolatamente et siano levati quegl’impedimenti che potrebono difficoltar l’esecutione del publico servitio. Gratie etc.
Di Zara, li 4 di marzo 1614.
Luca Pesaro, Capitano Vice Conte.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 13.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.