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26 novembre| 1619 Nicolò Zane

Dispaccio del 26 novembre| 1619|

N. (senza numero)

Serenissimo prencipe
Alli due del corrente m’è stato consegnato questo regimento dal clarissimo signor Alvise Salamon, il quale s’ha diportato nel governo di questa sua terra con tanta virtù e valore che non mi resta che desiderare d’avantaggio per esercitare con ogni svisceratezza il mio devuto et natural obbligo di ben servire Vostra serenità. Ho stimato mio debito immediate transferirmi a visitare queste doi fortezze di Vosecchio e Starigrado, le quali ho ritrovate bisognevoli della publica provvidenza, senza la quale si venirà a render infruttuosa al suo servicio la spesa che fanno in capitani e soldati, con pregiudicio delle cose di Vostra serenità. La fortezza di Visecchio è un posto importante, difende la terra d’Almissa ma ancora a buona parte della Dalmatia, è alla frontiera de turchi sopra una fiumana, alla quale continuamente vengono condotte di paese turchesco caravane di biade, animali, legnami et d’ogni altra sorte di merci et vettovaglie che di questo la Dalmatia tutta ne riceve commodo grande; e quando non vi fosse questa fortezza li turchi ad ogni loro beneplacito potrebbono levar questo tanto commodo et emolumento a sudditi di Vostra serenità, anzi con rovina di questi suoi populi di dove estraono il loro vivere, con altre cattive conseguenze che non s’estende la mia debolezza a rappresentarle alla singolar sua prudenza. La muraglia in molti lochi ha gran bisogno d’esser restaurata, potendosi con facilità grande di giorno et di notte andar dentro e fuori; li caselli per le sentinelle, le habitationi del capitani e soldati sono tutte rovinate. Il forno nella fortezza è molto necessario, senza il quale si ritrova per esser sopra un monte discosto quattro miglia dalla terra che al tempo delle nevi li soldati restano confinati per molti giorni senza potersi andar a proveder di viveri; gli letti e rode dell’artigliaria sono guasti et marci et s’attrova senza apprestamenti militari d’alcuna sorte. Il capitanio ch’è alla sua custodia è il signor Giovan Battista Bianchi, sogetto veramente di stima et molto sviscerato nel publico servicio, restando io molto consolato per la sua diligenza et attitudine nel adoperarsi in tutto quello che può per ben servire Vostra serenità. La fortezza di Starigrado, che diffende questa terra dalla parte di terraferma, anch’essa ha il bisogno d’esser restaurata poiché dalla longhezza del tempo che non vi è stato fatto alcun benefficio et dalla negligenza et voracità de capitani molte cose sono rese consummate, dissipate et rovinate. Il capitan che è alla custodia di questa s’è reso conspicuo fuor degli altri suoi precessori per la singolar sua virtù et zelo di ben servire il suo prencipe, che veramente si rende degno della gratia publica in ogni altro carico come buon servitore della Serenità vostra et dell’Eccellenze vostre illustrissime. Secondo il mio riverente senso ho stimato bene e per scarico mio rappresentarli il stato in che s’attrovano queste sue fortezze, accioché havutane consideratione dell’importanza di questa piazza per le consequenze benissimo note a Vostra serenità ne prendino qualche espediente che stimerano di maggior suo servicio per la salvezza di questa sua terra, per consolatione di questi devoti suoi sudditi, al governo di quali m’adoperarò con ogni spirito per incontrare la publica volontà, a gloria di Dio, et per conservation loro et della giustitia, per ben servire Vostra serenità con quel maggior ardore et zelo verso il publico servicio che s’aspetta ad un suo buon rappresentante. Gratie etc.
D’Almissa adì 26 novembre 1619

Nicolò Zane provveditor

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 21.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro