28 aprile| 1619 Vincenzo Semitecolo
Dispaccio del 6| novembre| 1619|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe
Ricevute hoggi con la solita riverenza mie le lettere di Vostra serenità delli 14 settembrio in proposito delle delliberationi et ordini per lei col eccellentissimo Senato et Consiglio de dieci presi, che li monasterii de fratti, monaci et altri relligiosi claustrali del nostro stato non siano governati da priori, abbati et altri superiori d’allieno stato per debita et riverente essecutione di quelle ho questo di parimenti io fatto significare alli reverendi guardiani delli tre monasteri dell’ordine di San Francesco che s’atrovano in questa città et isola over giurisditione, dovendo da quelli et suoi successori questa sua comissione esser inviolabilmente sempre osservata. Assicurando la Serenità vostra che si come al presente non s’atrova in essi monasterii alcun priore o altro superiored’allieno statto, n’anco per l’avenire permeterò ch’essa comissione non venga puntualmente esseguita. Gratie etc.
Di Arbe gli 6 novembre 1619
Vicenzo Semitecollo conte et capitano
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 21.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro