1618 Marc'Antonio Contarini di Paolo
Dispaccio del 28 ottobre| 1619|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe
Due spazzi di Vostra serenità per l’eccellentissimo signor bailo in Costantinopoli mi sono stati resi dalle due fregate che qui giunsero gli 17 e 20 stante, li quali nei medesimi dì le sono da me stati anco spediti con la dovuta et commessami diligenza; ove altri con l’ultima d’esse ho parimente recevuti per l’eccellentissimo signor capitano general da mar et per l’eccellentissimo signor provveditor generale delle [?] Gabriel, che per via di terra nel punto istesso del loro arrivo ho inviati a Corfù, giovandomi il credere che per la sollecitudine che ho ingiunta alli pedoni, che per l’ordinario in dieci giorni fanno il viaggio al console della Valona, nelle cui mani è di necesso che capitino, siano per giunger al più presto; et perché un altro per il sudetto eccellentissimo signor capitano generale mi dovea esser reso dalla prima fregata, essendosi quella nelle acque di Corzola incontrata nelle galere che, commandate dall’illustrissimo commissario Moresini, passavano a Liesena per biscotti, le fu da esso levato che poi per esser egli di ritorno per l’armata gli 19 stante, passato da queste Bocche con tempo et vento favorevoli, questo ancora col suo mezo haverà havuto il desiderato recapito. Tanto devo dir riverentemente a Vostra serenità in resposta di sue di 20 e 25 del passato, 4 e 9 stante. Aggiungendo solo quato al particolare della fregata di Thomas di Gregorio che per esser mal all’ordine de marinari fu levato il modo di poterla spedir a Corfù, che secondo la sua commissione ne ho di questo avvertito il signor rettor Boliza, il quale, come che da esso venghi fatto il suo servitio pari al suo obbligo, di che ne posso far sincera fede a Vostra serenità, ha scoperto che l’apportato mancamento da esso Thomaso fu solo per sotrarsi dalla sudetta speditione, come pericolosa in questi tempi rispetto alle fuste et non propria di queste fregate senza perdita[?] et altri ispedienti procurò nondimeno d’emendare la di costui temerità con altra provisione secondo che cerca il publico servitio. Gratie.
Di Cattaro a 28 ottobre 1619
Marco Antonio Contarini rettor et provveditor
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 21.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro