1525 Lunardo Venier e Girolamo Contarini
Relazione|
LEONARDO VENIER e GEROLAMO CONTARINI
Sindici inquisitori in Dalmazia
27 ottobre 1525
Dominorum Sindicorum Dalmatiae relatio nobilium virorum Leonardi Venerio et Hieronymi Contareno, syndicorum ad partes Dalmatię.
Presentata 27 octobris 1525
Serenissimo principe et cetera. In execution et observantia de le leze et ordeni de Vostra serenità, nui Lunardo Venier et Hieronimo Contarini appresentamo in scriptis la relation habbiamo fatta a Vostra serenità del syndicato nostro de Dalmatia et altri luogi dentro del Colpho, ordinatamente di locho a locho, dove siamo stati comenzando da Cherso et Ossero, dove principiassemo dicto syndicato et insieme etiam appresentiamo le provision per nui fatte ne le sue Camere phiscal, le quali parendoli porrà confirmar et insuper appresentemo etiam alcune altre scripture apertinente a essa relatione nostra.
Cherso e Ossero è una insula, la qual circuisse miglia 120 in circa, molto sterile, apta solum a’ pascoli de’ animali, de li qual ne è sopra gran copia, et in quelli consiste la facultà di li habitanti di essa insula. Rector al presente se li attrova messer Marco Moro, el qual ha de salario ducatorum 111, lire 4 soldi 6 di picoli, al anno. De questo loco se traze per Vostra serenità ducati 628 per conto del censo paga ogni anno, item per el datio del trentesimo ducati 70 al anno, et per il datio de la cadena de Ossero ducati 15, et per il datio de la seraglia di Xubeniga ducati nove, ne altro ha Vostra serenità de ditta insula; de li qual denari soprascritti, pagato il Rector, si manda al officio de li signori governadori ducati 130 per la limitation. Item se paga el salario del cancelier ducati 33 al anno, item se paga la limitation de esso cancelier ducati 42, li qual ut supra si mandano al ditto officio di signor governator; el resto è applicato a la ditta Camera de Zara et de Trahu per pagamento di provisionati.
La dicta insula fa homeni da fatti numero 500 in circa.
Vegla
La insula de Vegia circuisse miglia 100 in circa, la qual è molto ben habitada et fructifera, sopra la qual Vostra signoria ha cinque castelli, videlicet Castel Muschio, nel qual loco è castelan Marco Alich di Modon et ha provisionati numero otto computato el caporal, el qual castellan ha ducati 60 al anno, capi soldi et altre regalie, contra el qual habbiamo formato processo et presentato alli excellentissimi signori capi del illustrissimo Consiglio di dieci per esser sottoposto a Sue signorie; el caporal ha di stipendio lire 23 de picoli per paga, et li compagni lire 13 soldi 10, a rason di page otto al anno, sono mallissimo in ordine, et persone prohibite. Li altri quatro castelli sono Dubasniza, Dobrigno, Verbenicho et Bescha. Poi ge è la cità dove si attrova Proveditor al presente messer Augustin Valier, el qual ha de salario ducati 295 al anno, Camerlengo messer Stephano Viaro, el qual ha de salario ducati 157 al anno, et come castellan ha li capi soldi di provisionati 15, computato el caporal et bombardier, el qual caporal ha lire 23 soldi 9 de picoli di provision a page otto al anno, et li compagni et bombardier hano lire 13 soldi 10, nel numero de li qual computati habbiamo trovato contra la forma de le leze et parti di Vostra signoria esser sta tenute per li castellani page tre morte, li qual habbiamo sententiati a restituir li denari percepti de tal page, cum el quarto più per pena.
Alla custodia de la piaza de esso loco si attrova uno contestabile nominato Zuanbaptista Barbuia, el qual ha de provision lire 40 per la sua persona, et el fameglio et li sui capi soldi, et ha compagni numero 12, li qual hano de provision lire 9 soldi 12 netti a page otto al anno, li qual tuti provisionati sono pagati da la Camera di esso loco, di biave, vini et denari sono malissimo in ordine et paesani prohibiti per le leze, et questo procede per haver una tenue et picola provision. La intrada di quella Camera è ducatorum 3.020 al anno, et la spesa ducati 2.745, ita che resta in essa Camera ducati 275 ogni anno. La qual intrada si traze de diversi datii et affitti, livelli et decime et herbadegi, per esser tuta la insula di Vostra signoria. Habbiamo fatto diverse provision, sì in regular scripture di essa Camera come de li castelli et provisionati, le qual apresentemo insieme cum la presente relation nostra, et parendo a Vostra signoria le potrà confirmar. Ritrovandosse de lì, scrivessemo a Vostra signoria la opinion nostra circa le intrade de biave et vini et oglii se scodeno per conto de Vostra signoria, li qual quando poi se deliberasseno al incanto a denari contati, molto mazor utilità se trazeria de quello se traze, come per esse nostre de dì 27 april proximo passato appar. In ditto loco ne sono molte munition mal conditionate et inutile, de le qual in uno bisogno non se ne potria haver frutto alcuno; si attrova de lì una fusta et uno bregantin malissimo in ordine de armizi.
Dicta insula fa homeni da fatti 2.500.
Arbe
La insula de Arbe è de circuito di miglia 30 in circa, loco per picolo molto bello et fructifero et ben populato, dove è al presente Conte messer Priamo Malipiero, el qual ha de salario ducati 180; Camerlengo messer Jacomo Arimundo, el qual ha de salario ducati 120 al anno, dicto come contra la forma de la parte del excellentissimo Consiglio de decem del 1496 ha facta una sententia seu termination di comphiscation contra quelli poveri subditi di Vostra signoria, li qual habitano in Novaia, per la qual sententia li ha comphiscato tuti li sui lochi per loro possessi za 30, 40 et 60 anni, de la qual termination essi miserabili si appellorno al offitio de li signori Auditori novi, et per impotentia non possendo proseguir la appellation sua, per absentia fo levata la suspension per essi signori auditori. De la qual cosa vedendo nui, essendo de lì, non li poter prestar alcun suffragio per non far contra le leze, ne parve debito nostro reverente darne notitia a Vostre sublimità per esser cosa pia et favorabile per conservation et sublevation de detti suoi poveri subditi, li qual non essendo fin hora sta suffragati, Vostra sublimità sapientissima et iustissima provederà come meglio li parerà. La intrada annual de la Camera è de ducati 874, la spesa ducati 831; resta in detta Camera ducati 43.
Dicta insula fa homini da fatti numero 800.
Pago
Pago è una insula la qual circuisse da miglia 100 in circa, molto sterile, la terra novamente fabricata è posta sopra l’aqua in uno loco basso et paludoso, contiguo alla valle de le saline, li muri non sono ancor compiti de fabricar, ma tuta via si lavora; la Signoria vostra traze di questo loco per conto de sali ogni anno da ducati 30.000 in circa, et questo perché tuti li sali che se fano ne la insula li tre quarti sono de la Sublimità vostra, et uno quarto de li patroni de le saline. Conte al presente se trova in esso loco messer Nicolò Tiepolo, el qual ha de salario al anno lire 1.116 de picoli; Camerlengo messer Bortolamio da cha da Pesaro, el qual ha de salario lire 752 al anno ut supra, quella Camera ha de intrada de diversi datii ducati 860, la spesa ducati 830, resta ducati 20 in circa in essa Camera.
Fa detta insula homini da fatti numero 500.
Zara
Zara è cità situata sopra el mar, circundata da tre bande dal mar et da la banda de terra ferma ha uno fosso che mette essa città quasi in insula; è sito fortissimo et quella terra se potria far inexpugnabile, né Vostra signoria ha in tuta la Dalmatia il più belo, né il più excellente loco de questo, molto neccessario a questa cità de Venetia, et questo perché tuti li navilii vano et veneno de Levante toccano questo loco, ita che se puol reputar una de le porte de questa terra, et per opinione nostra è da farne grandissima existimation per varii et diversi rispetti ben noti a Vostra serenità; li muri sui sono molto alti et debili, parte de li qual per furia de’ venti sono ruinati, si potria per fortification de essa cità far profundar et largar el fosso, el qual fusse tanto largo et profundo che commodamente potesse passar una galia sotil, dal canal de Zara al porto facendo sopra el fosso drizar la cortina de li muri, fabricando sopra il canton del porto; et del canal uno bastion per banda, li qual se corespondisseno uno a l’altro, et questo se faria non cum molta spesa di Vostra celsitudine. Ancora li muri, li qual circondano tuto il resto de la terra, se potria per opinion nostra ruinar fino al segno de quelli sono ruinati per el vento, et fortificarli meglio de quello sono. Non resteremo ancora riverentemente di ricordar a Vostra signoria che la debi ordinar et commandar che le purpurelle, le qual sono et circundano in mar la cità, siano conservate et mantenute per esser cosa necessaria alla forteza di esso loco, de le qual fin hora se ne ha havuto, et ha, poca cura. Ha Vostra signoria in essa cità do castelli, uno nominato Castel Vechio sopra la bocha del porto alla banda di ponente, nel qual ge sono do castellani, li qual hano per paga lire 54 soldi 13 al mese per uno, ne sono do contestabili, quali hano per paga lire 36 soldi 6 de picoli per uno, a rason di 8 page al anno. Item compagni numero 37, tra li quali ne sono schiopitieri numero 31 de guardia, el resto fino al ditto numero 37 ge sono capellani, bombardier, do guardiani del porto, el capo de’ schiopetieri et uno soprastante; ditti compagni hano lire 15 soldi 10 neti per uno, a rason di page otto al anno, la mazor parte de li qual sono paesani et persone prohibite per le leze, come sono in tuti li altri lochi de Dalmatia, sono pagati de la limitation, li qual se mandano da la Camera de Zara al officio di signori governadori et poi sono remandati per el pagamento de’ ditti. L’altra forteza, nominata Citadella, da la banda de Levante sopra el canal di Zara al principio del fosso, ha uno castellan, el qual ha de salario lire 33 soldi 15 de picoli a page otto al anno, sono in ditta forteza compagni numero 14, alli qual è deputato per stipendio lire 13 a page otto, et sono pagati de li denari de quella Camera, persone de la qualità et condition de li altri predetti; alla porta di terra ferma è uno contestabile cum page 30 nel numero de li qual vi sono do caporali; il contestabile ha di provision lire 40 per paga cum el regazo, li caporali lire 25 per uno cum li ragazi a page otto al anno; et li compagni lire 11 soldi 10. Questi sono pagati parte de li denari anteditti de la limitation, et parte de li denari sono mandati da Cherso, alla custodia de la piaza è uno contestabile cum page 24. El contestabile, caporali et compagni hano quello istesso stipendio, ma sono pagati de li denari de quella Camera. Conte in ditta cità al presente si attrova messer Bertuci Civran, el qual ha di salario al anno lire 1.332, soldi 8, Capitaneo domino Zacharia Vallaresso, qual ha de salario al anno lire 1.422, soldi 8, Camerlengo messer Alexandro da Canal, el qual ha de salario al anno ducati 60; de quella Camera Vostra signoria traze ducati 5.500, ha de spesa ducati 6.400, ita che la spesa è de più al anno ducati 900. Le provision per noi fatte sì circa li stipendiati come circa la Camera, Vostra signoria le vedrà in scriptura apresso di questa.
Vostra signoria potrà proveder alla gabela del sal, la qual se soleva affitar da ducati 450 al anno vel circa; come Vostra signoria per una poliza nostra potrà veder, al presente si scuode per conto de Vostra signoria assai manco de quello si soleva quando si affittava, perché non se affitta più essa gabella al publico incanto. Habiamo ancora visto uno disordine grando ne li sali de Vostra signoria, de li qual ne sono dispensati in diversi tempi alli rectori, camerlengi, scrivani, castellani, sopracomiti et ad altre persone, per la suma de moza 200 al anno, che valeno soldi 48 el mozo, sì come se vende alla gabella, che summano lire 480; Vostra signoria circa questo porrà far quella provision li parerà conveniente; ha uno bellissimo et gran territorio, ma per le incursion turchesche è tuto ruinato et destrutto, et tuti li contadini restavano da le incursion sono fugiti, parte de li qual sono andati ad habitare in Puglia et per la Marcha, et parte in Istria, et parte sopra le insule de Zara; ha alli confini tre castelli: Novigradi, Nadin et Laurana, cum li sui castellani, contestabili et compagni deputati al numero di page 24 per cadauno contestabile cum li medemi stipendi, page et provision ut supra; se attrova etiam la cità de Nona al confin del detto territorio, alla custodia de la qual è uno contestabile cum compagni 24, loco debile et mal habitato, sono tute le dette compagnie, sì de la terra come del territorio, malissimo in ordine, sì per haver pocho stipendio come per esser mal pagati; se attrova Proveditor general in Dalmatia domino Andrea Civran sopra li stratioti et provisionati, de li qual stratioti sono deputati alla custodia del contado di Zara capi numero 6, videlicet domino Nicolò Paleologo cum cavali 50, domino Manoli Clada cum cavali 50, domino Nicolò Rali cum cavali 50, domino Lombardin Terrico cavali 30, domino Stamati Lusi kavalier, cavali 25, et Gardar Stizbaci cavali 26, dieno essere in tutto cavali 231. Ge sono ancora provisionati la fameglia Terrica et li Matafari cum cavali numero in tuto 13 compagnie, cum assai boni et convenienti homeni et cavali.
Ditta cità cum el borgo fa homini da fatti numero 1.540, le isole veramente fano homeni da fatti 1.090.
Sibenico
Sibenico è cità incolfata et ha uno porto bellissimo et grando al intrar, del qual è uno stretto dove vi sono due torrete assai forte da mar, ma da la parte da terra, molto debile, in una de le qual, chiamata torre pizola, è Castellan messer Dionysio Iustinian, cum compagni numero sette; lui ha di stipendio lire 40 al mese corrente, et li compagni lire 12 soldi otto, a page otto al anno; l’altra torre, chiamata la torre granda, è castellan messer Hieronymo Taiapiera cum compagni 10, cum quel istesso stipendio et provision. L’è distante da dicta torre la cità per spatio de uno miglio, la qual è assai forte per incursion de’ Turchi, et per esser loco saxoso et montuoso, no è da poter fortificar altramente per opinion nostra, chi non volesse far una spesa excessiva. Ha uno castello sopra el monte che supera la terra; dicto castello seria assai forte, se non si potesse batter da uno altro monte lì propinquo in getto d’artellaria; cum due ale de muro vien a serarsi cum la terra; alla custodia de esso castello se attrova uno castellan nobile, el qual ha de salario lire 888 all’anno. Item uno contestabile cum page 24. El contestabile ha lire 35, soldi 12 nete. Et li compagni lire 12, soldi 16 a page otto. Alla porta di terra ferma è uno contestabile cum page 11. El contestabile ha lire 40, computato el ragazzo, li compagni lire 12, soldi otto, sono tuti li soprascritti pagati da quella Camera del tracto del datio di mollini de sopra Scardona, sono la mazor parte et quasi tuti persone inutile et del paise, et questo per il poco stipendio, et tristi pagamenti hano.
Se ritrovano anchora alla custodia de dicta cità do contestabili cum compagni 50 per uno, videlicet el Gatin da Bologna et Hieronymo da Napoli, li qual dui compagni sono benissimo in ordine et homini ben disposti; arricordiamo cum ogni debita reverentia a Vostra serenità per ogni bon rispecto voglia mutar uno de’ dicti contestabili per obviar a qualche scandalo potria occorer. Anchora lì se attrova do capi de’ strathioti, cioè Piero Chelani cum cavalli 39 et Piero Fraxina cum cavalli 24. In dicta se attrova al presente Conte et capitaneo domino Bernardin Taiapiera, el qual ha de salario lire 1.800 al anno. Camerlengo messer Andrea Nani, cum salario de lire 554 al anno. Se traze da quella Camera de diversi datii ducati 3.500, vol de spesa all’anno ducati 4.100. Vero è che ne sono molte spese superflue, le qual perhò sono sta concesse da Vostra signoria a complacentia et per satisfaction de quelli sudditi. Novamente Vostra signoria ha permesso se faci una gabella de sal, de la qual si trazerà ducati 3.600, montano li sali a Vostra signoria ducati 1.300, restarà netto a quella ducati 2.300. Ne sono in detta cità et castello bona summa de munition, ma alcune inutile, et maxime in el castello, le qual Vostra signoria potria far mandar de qui, et in loco de quelle mandarne de bone. El principal membro de quella Camera et cità è el datio de li molini sopra Scardona, li quali al presente sono affictati ad uno figliolo de Luca Tolomerio, nobile de Sibenico, per ducati 1.300 al anno per cinque anni; li quali mollini sono in bel sito in insula in bocca de la fiumara, cum rotte nove de maxina et foli quattro de rasse, de le qual rote de masina, 4 sono ruinate, che non lavorano cum grandissima murmuration de tuti, et maxime de’ Turchi, li quali dicono non se facendo conzar dicte cose, loro le torrano et farano conzar, che seria causa de qualche disturbo. Et quod peius est, dicto conductor se attrova debitor grossamente de quella Camera al nostro esser de lì da circa ducati 700, né haveva modo de poter pagare, né piezi sufficienti, ma persone, le qual nihil vel parum habent in bonis. Unde non provedendo Vostra signoria siino exequite le provision et ordini, habbiamo facti et lassati circa la reparation et concieri de dicti mollini, et etiam non provedendo circa la exaction de dicto datio, vedemo quelle cose sue andare in manifesta ruina, sì circa li mollini come circa li pagamenti, et maxime havendo a star anchora el dicto conductor ne lo afficto de dicti mollini per anni tre. Circa el contado de dicta cità non diremo altro salvo esser tuto ruinato et difectato da le incursion turchesche, come è ben noto a Vostra signoria.
Fa dicto loco huomini da facti numero 2.200.
Traù
Traù è cità incolfata, picola, in insula, in sito bellissimo. Ha uno ponte de piera che butta in terra ferma et uno altro cum le sue portelle in mezo, per el qual si fa va sopra uno scoglio, seu isola, nominata Bua; et sotto questo ponte passa el canal, per el qual si va a Spalato et a Salona. Da la banda de ponente in cao la terra è uno castello, nel qual si attrova uno castellan nobile, messer Zuanbaptista Barbaro, el qual ha di salario ducati 5 al mese. Se potria fortificar dicta città molto più de quello è facendo più profondo el canal, ha da la banda de terra ferma, il qual de continuo si va atterrando respecto alcune saline che sono sopra dicto canal, et una ponta di esse saline che è causa di atterrar esso canal, la qual bisogneria rimover. Et se attrova da questa parte uno pezo de muro ruinato di muri de la terra, il qual non seria salvo che a proposito per ogni bon respecto farlo restaurar. In questo loco al presente si attrova Conte et capitaneo messer Alexandro Lippomano, il qual ha de salario lire 1.192. Alla guardia de la piazza è uno contestabile nominato Stephano da Crema cum compagni 20; ha di provision decto contestabile lire 40 a rason de page 8 al anno, ma vien pagado solamente de page 4; li compagni hanno ogni 6 mesi lire 29 nete, che sono 2 page. Alla custodia de la porta di terra ferma sono do contestabili cum compagni 9 per uno, et sono pagati medesimamente. Nel castello è uno caporal cum compagni 19, sono pagati ut supra. Li pagamenti de li quali sono deputati alla Camera de Vicenza; sono malissime in ordine et persone inutili, per haver poca provision et esser mal pagati. Et dicto castello è malissimo in ordine de munition poche et triste; se attrova alla custodia de questa terra uno capo de strathioti nominato domino Maxa Gerbesi kavalier, cum cavalli 40; bellissima compagnia, boni cavalli et ben in ordine. Se traze de questa Camera ducati 1.000 all’anno de diversi datii, et ha de spesa Vostra serenità ducatorum 990.
Quel poco de territorio li resta habitato è bellissimo et fructifico.
Dicto loco fa homini da facti numero 600.
Spalato
Spalato similmente è una terra picola, incolfata, posta alla marina, antiquissima, che soleva essere il palazzo de Diocletiano imperator, al qual è sta aggionta un’altra picola parte. È terra debile per esser la mazor parte circundata de muri antiquissimi et debili, senza fossi, loco per una incursion de’ Turchi, si potria mantenir, altramente no, né è sito per opinion nostra che si possi fortificar. In questa cità se attrova Conte et capitaneo messer Zuanbaptista da Molin, el qual ha de salario ducati 300 et vien pagato da la communità. El Camerlengo et castellan ha de salario lire 800 nete come Camerlengo et castellan. Dicta cità ha uno castello da la parte de mezo dì, alla marina similmente debile, alla custodia del qual castello se attrova uno caporal cum compagni 14. Ha el caporal de stipendio lire 26 nete ogni 6 mesi, et così li compagni; et in esso castello ce sono poche munition et triste. Alla custodia de la porta de terra ferma sono deputati do contestabili cum cumpagni 15 per uno, computati li caporali et regaci, hanno de stipendio li contestabili lire 40 a page 8 all’anno, li compagni lire 11 soldi 10 per uno a page ut supra. Et questi sono pagati da quella Camera et uno de li dicti contestabili resta alla custodia de dicta porta cum la sua compagnia, et l’altro va alla custodia del castello di Almissa, et se mutano. Alla custodia de la piazza se attrova uno contestabile nominato Zuan de Sciena cum compagni 25; ha de provision el contestabile ducatorum 10 a page 8 all’anno, et li compagni ducatorum 3 a page ut supra, et sono pagati alla Camera de Vicenza; è assai conveniente compagnia. Anchora se attrova alla custodia de quella cità uno capo di strathioti domino Zorzi Renesi cum cavalli numero 42, ben in ordine, de sufficienti homeni et boni cavalli. Ma havemo havuto molti richiami da quelli poveri subditi circa le habitation de essi strathioti, che ge occupano le case sue cum suo gran danno et incommodo, perhò Vostra signoria ne farà quella provision li parerà. Vostra signoria traze da quella Camera ducati 950, ciò è el datio del trentesimo et de la limitation, la qual paga dicta comunità, de la qual sono tuti li altri datii. La spesa ha Vostra signoria de quel loco ogni anno è ducati 1.150, et vien ad esser più de la entrada ducati 200, oltra la spesa de strathioti et provisionati si pagano alla Camera de Vicenza. Come ne li altri lochi ha essa città poco territorio, ma bello, el qual confina cum Salona, nel qual loco è uno castelleto de Vostra signoria per custodia de esso territorio, oltra alcuni altri castelleti; el qual castello de Salona, che è situato sopra il fiume, è distante da la fortezza de Clissa circa miglia do, lochi de grandissima importantia et da farne grande existimatione per esser sul passo de’ Turchi, et la porta de Traù et Spalato, et senza dubio se questo loco se perdesse seria de grandissimo maleficio a quelli suoi lochi de la Dalmatia. Et questo perché se potria refabricar Salona, la qual altre volte fu una bellissima cità et famosa, et è sito mirabilissimo cum tute le commodità, sì da mar come da terra. Et dicta fortezza de Clissa è tenuta per li agenti del serenissimo re de Hungaria, malissimo in ordine de homeni et de victuaria, et d’ogni altra cosa, ita che sta in manifestissimo periculo.
Dicta cità de Spalato fa homeni da facti numero 1.200.
Catharo
Catharo dove da dicto loco de Spalato recto tramite se transferissemo, è città incolfata in capo de uno canal longo 18 in 20 miglia; alla bocca del qual colfo seu canal è Castello Novo del Signor turco, il qual castello signoriza la dicta bocca. Dicta cità de Catharo è situata a pe’ de uno monte, sopra el qual è il castello, et avanti ha la marina, et è loco per il sito assai forte. Se attrova lì Proveditor messer Francesco Taiapiera, el qual ha de salario perperi 2.045, Camerlengo messer Alvise Cigogna, qual ha de salario perperi 765, Castellan messer Hierolamo Michiel, cum salario di perperi 496.
Alla custodia de dicta cità si attrova do contestabili, videlicet Amadio de Prat et Gasparo Terzo, sono le sue conducte compagni 40 per uno; ne mancano alcuni, come appar per la mostra facta per noi, et questo perché non si trovano de li compagni de remetter; hano anchora alcuni famegli scripti, et le page divideno fra loro compagni; hano li contestabili ducati 10 per uno de provision a page octo all’anno, li compagni ducati tre pur a page octo. Sono pagati de page 6 alla Camera de Vicenza, et de due page de tanti sali. Sono compagnie assai conveniente, et per respecto che non si trovano homeni de remetter, come habbiamo predicto, non habbiamo voluto innovar alcuna cossa per non dar causa a quelli che sono de partirse. Nel castello è uno contestabile cum compagni 19. Esso contestabile ha de provision lire 27 et li compagni lire 13 soldi 10 a page 8 all’anno, et sono pagati da quella Camera; sono homeni malissimo in ordine et del paese. Anchora si attrova alla custodia di quel loco uno capo de strathioti, domino Thiodoro Paleologo, cum cavalli 27, compagnia de la sorte, appar per la mostra habiamo facta non ben in ordine. Da quella Camera Vostra signoria traze de diversi datii ducati 1.266, et vuol de spesa ducati 3.000, alla qual spesa si supplisse de mozeti 40.000 de sali se traze de Corphù, li quali se vendono a Risano aspri 13 el spudo, a meità cum il Signor turco. In quello loco habiamo visto uno grandissimo disordine, el qual è de malificio non picolo alli datii de Vostra signoria, et questo perché alcuni habitanti de lì se hano facto citadini per privilegio de li magnifici Provedadori de commun, et cum tal mezo non voleno pagare alcun datio, né dreti de Vostra signoria de le mercantie conducono et trazeno de esso loco, et quod peius est, sotto tal nome et pretexto de tali privilegiati citadini se conducono mercantie et de altre persone, in danno de Vostra signoria. Item habbiamo trovato esser sta facta exemptione per Collegio ad uno nominato Nicolò Buchia, per haver havuto figlioli tra mascoli et foemine numero 14, che non se poteva far sine Senatu, de li quali desordeni Vostra signoria ne farà quelle provision li parerà a beneficio de le cose sue.
Dicto loco fa homeni da facti numero 800.
Budua
Budua è terra picola sopra il mar, la qual facilmente si potria mettere in insula cum tagliar uno poco de lingua sabionia che congiunge esso loco da una banda cum terra ferma; è murata a torno a torno de muri vechi et debilissimi, ha uno castello alla banda de mezo gionto sul mar, fabricato sopra uno saxo vivo antiquissimo et non forte, dove habita el Rector, ch’è al presente messer Alvise Contarini. Si attrova in dicto castello uno contestabile nominato Nadal da Catharo cum compagni 9, computato el cancellier, cavallier et capellan et uno official, et altri del paese, li quali hanno de stipendio lire 15 per uno a page 8 al anno, et sono pagati de sali, persone de poco fructo. Alla porta di terra ferma, et alla guardia de la terra è uno altro contestabile nominato Gregheto de la Cania, cum compagni 8. Ha il contestabile per sua provision ducati 8, et li compagni ducati 3 a rason de page 8 al anno, si pagano parte de’ danari li sono mandati de qui, et parte de sali di Corphù, et per esser mal pagati dicevano non poter star, et che se volevano partir. Vostra signoria traze de quel loco di datii de li quali se paga ducati 226, el resto se supplisse cum tanti sali, li quali a tuor a Corphù, videlicet mozeti 9.000, per supplir al salario del Rector et alli provisionati. El datio de la beccaria è per conto della comunità. In questo loco ge sono persone scandalose et de parte tra loro; puol far homeni da facti numero 100.
Antivari
Antivari è una cità fra terra in Albania, distante da la marina circa miglia 3, posta sopra uno montesello, murata, ma non forte; ha uno castello da la banda de tramontana, fabricato sopra uno saxo de poca fortezza et momento. Alla custodia del qual è deputato uno contestabile Zorzi Bezan de Scutari cum compagni 12, ha de stipendio ducati 3 al mese corrente, et li compagni perperi 4 et soldi 5, et sono pagati de tanti sali; et in essa fortezza se attrovano alcune munition inutile et mal conditionate, le qual Vostra signoria potria farle condure de qui et remandarge de bone. Alla porta se attrova uno contestabile nominato Pelegrin Cumano cum compagni 8, lui ha per la sua persona ducati 5, et li compagni ducati 3, et uno bombardier ducati 4, a page 8 all’anno, et sono pagati da la Camera de Veglia.
Item se attrova alla custodia de questo loco Curcha Bua, capo de strathioti, cum conducta de cavalli 13, ma al presente ne sono solum cavalli 10 mal in ordine. Ha dicto capo per sua provision ducati 6, et li strathioti ducati 3 et le biave, et se pagano come li altri da la Camera de Vicenza. Al presente se attrova de lì Rector messer Francesco Corner, el qual ha de salario all’anno perperi 1.475, Castellan et camerlengo messer Anzolo Malipiero, il qual ha de salario all’anno perperi 250. Vostra signoria traze de quella Camera ducati 700 et ha de spesa ducati 800. Questa terra ha un bello territorio circuisse da miglia 12, fructifero de olivari et vigne, confinano cum Marcovich, sudditi del Signor turco, da li quali de continuo sono molestati et dannificati.
Questo loco puol far homeni da facti numero 300, et sono persone molto soperbe et scandalose, et de parte tra loro cum li suoi capi, et prestano poca obedientia alli Rectori, et bisogna sopportarli per molti rispecti, et maxime per li lochi dove confinano.
Curzola
Curzola è insula che volze circa miglia 80, sopra la qual è la terra de poco circuito in bel sito murata, ma anchora non sono compiti li muri novi, fo fabricato da la banda de ponente. Si atrova al presente Conte messer Polo Querini, pagato da la comunità de quello loco. Ha Vostra signoria solum el datio del trentesimo, del qual se traze ducati 100, del qual si paga tre provisionati, videlicet li heredi de ser Marim Papatrich, et ser Marin Nani, et ser Paris de Antonio, che sono in tuto ducati 76, lo resto se spende in spese extraordinarie. In questa terra si attrovano alcune munition assai convenienti per il loco, et in dicta insula sono molti marinari experti et maistranza, et se ge fano nave et altri navilii, et per la information habiamo havuto, le persone de dicta insula hano navilii 10 de bote 100 fino 400, et molti altri navilii picoli.
Fa essa insula homeni da facti numero 1.000 in circa.
Lesina
Lesina è insula de circuito di miglia 140, la terra è alla marina ben habitata et in bel sito cum bon porto sul passo, dove quasi tuti li navilii che vano et vieneno de Levante fano scalla; è a’ pie’ de uno montesello, sopra il qual è la fortezza, non molto tempo fabricata per quella comunità. Nel qual castello al presente si attrova castellan messer Alvise Muazzo, el qual ha de salario lire 1.400 al anno. Et li è uno contestabile cum page 10 tuti pagati per quella comunità. Conte et proveditor in dicta cità è al presente messer Pietro Diedo, il qual ha de salario lire 2.371 nete, pagato da dicta communità, di la qual sono tuti li datii che si affictano da ducati 2.000; né Vostra signoria ha altra utilità di questo loco, salvo la limitation che sono ducati 150 al anno, che si mandano al officio de li magnifici signori governadori. Dicta insula è assai fructifera, et maxime de vini, et ha sotto de sé l’isola de Lissa, de la qual cavano grande utilità de vini et de sardelle. La qualità et sorte de le persone de dicta insula et terra de Lesina credemo sia ben nota a Vostra signoria. Sono persone litigiose et scandalose, et tra loro regnano grandissimo odio tra nobili et populari, li quali populari ne produsseno molti capitoli lamentando de’ nobili. Et perché altre volte lo excellentissimo Consiglio di dieci li aldite, et per molti altri convenienti rispecti, non ce ha parso de impazarse in alcuna cosa, ma con bone parole habimo cercato de aquietarli; ben non restaremo de aricordar reverentemente a Vostra signoria che, parendoli, seria bene la provedesse circa il cancelliere et piezzari, cioè officiali li quali, per esser electi da’ nobili, dicono non sono serviti da loro come se doveria.
Dicta insula fa homeni da facti numero 1.000.
Brazza
La Brazza è insula che circunda circa miglia 20, sopra la qual non è alcuna terra murata, ma sono in essa molti vilazi. In uno de li quali stantia il magnifico Conte, il qual al presente è messer Francesco de Mezo, pagato da quella comunità del tracto de li datii che sono per conto di essa comunità.
In dicta insula se potria far homeni da facti numero 900 in circa.
Vegla. Pro Camera phiscali Veglę.
Nos Leonardus Venerius et Hieronymus Contarenus, pro illustrissimo et excellentissimo ducali dominio Venetiarum et cętera syndici advocatores et provisores ad partes Dalmatię et cętera. Havendo cum ogni diligentia et studio visto li libri et conti di questa Camera phiscal de Veglia, et trovato molti desordeni in danno de la illustrissima Signora imperhò per debito del officio nostro volendo proveder, et regular, che le cose de dicta Camera procedano cum bon ordine, et rectitudine a beneficio de la prefata Serenissima signoria, ordinemo, statuimo, et terminemo ut infra.
Et primo, che de cętero sia tenuto per el scrivan de questa Camera uno zornal svario, oltra el zornal de la capsa, sì come se suol tenir per tute le Camere de essa illustrissima Signoria, sopra el qual siano facti debitori tuti quelli conductori che torano al publico incanto li datii de questa terra, et de tuta questa insula. Similiter etiam siano facti debitori sopra dicto zornal tuti quelli havesseno tolto possession, afficti, livelli, communità et ogni altra cosa se paga in essa Camera alla illustrissima Signoria, et far creditrice affictation de datii, che tuto passi regulatamente per partide dopie, sì come è conveniente. Item siano facti debitori immediate li conductori che torano li datii, sì de danari come de biave et vini de le limitation de la Camera d’imprestedi, et creditrice la dicta Camera per conto de dicta limitation, iuxta la parte del excellentissimo conseglio de pregadi, videlicet de ducati 1.000, ducati 10, et per fino ducati 100, ducati cinque, et da 100 per fino ducati 50, ducati due, da ducati 50 fino a cinque, ducati uno, et da ducati cinque in zoso, soldi 20.
Item ch’el magnifico Camerlengo sia obligato tenir una vaccheta oltra el zornal ordinario suo de cassa, sopra la qual deba tenir conto particularmente de tuto quello se scoderà per conto de herbadegi. Perhò cum el scontro, ch’à el scrivan de questa Camera, et de mese in mese far le sue summe, et far la sua partita in zornal ordinario de cassa, in consonantia de dicto scrivan, sì come è solito de far in tute le altre partite.
Item havendo visto che da tre anni in qua vel circa non è sta affictà el datio de soldi quatro per quarta de la tracta di vini de Castello Muschio che si soleva affictar, ordinemo et terminemo che dicto datio sia affictado come se soleva far per avanti, cassando ogni termination et acti di Sopraproveditori de Veglia, che fusseno sta facti in contrario.
Item ordinemo quando serà deliberato uno datio, per quatro over cinque anni el scrivan de questa Camera faci debitor el dicto conductor, de tutto el tempo per quello l’haverà tolto el dicto datio, et non d’anno in anno come è sta facto fin hora, el qual scrivan non possi far altre partide salvo le prenominate nel dicto zornal svario in debito, né in credito, senza mandato deli magnifici Proveditori che per tempo serano.
Item acciò le intrade et danari de dicta Camera non vadino in sinistro, havendo nui inteso dal predicto scrivan come nele inquisition nostre appar esser sta facte per il passato diverse concession, et permutation de terreni phiscali de questa insula, in danno de la prelibata illustrissima signoria, videlicet esser sta concesso de dicti terreni a molte persone a cultura, de li quali se li cava poca utilità, et li herbadegi per tal concession sono diminuiti, et ruinati, de li qual questa Camera cava grande utilità.
Item esser sta concessi terreni dove se pagava de ogni 7 uno a pagar solum de ogni 10 uno. Item terreni che pagavano decima esser sta concessi a’ danari cum menor utilità de dicta Camera. Item esser sta facto permutation de terreni de la illustrissima signoria cum Camera. Imperhò, autoritate officii syndicatus nostri, provedemo, ordinemo et terminemo che tute le concession et per mutation se trovarano esser sta facte modo ut supra, vel aliquo alio modo in danno de la serenissima Signoria nostra dal principio del rezimento del magnifico misser Marcoantonio da Canal in qua sino al presente, siano de niuno vigor et valor, le qual ex nunc cassemo, et revochemo come se mai non fusseno sta facte.
Item terminemo che tutte le altre concession de afficti, livelli et de qualunque altra sorte, qualità et condition se sia facte sine publico incantu, de terreni de la predicta Camera cum danno de quella dal predicto tempo in qua per li magnifici Proveditori et Camerlengi de questo loco, siano de niun valor, le qual incidemo et annullemo, ordinando che tuti li predicti terreni tornino nel phisco, et al publico incanto, come li altri siano dati et deliberati alli più offerenti a beneficio de la prelibata illustrissima signoria, reservato perhò s’el ge fusse qualche concession de terren concesso ad fabricar per habitation de qualche persona, le qual simile concession de fabriche remettemo ad venerabili magnifico domino Augustin Valier, honorevole Proveditor presente de questo loco, che parendovi conveniente, stagino et non siano molestate simile persone, che havesseno earum virtute fabricato.
Item perché intendemo per il passato esser sta data a questi stipendiarii et provisionati de vini et biave de dicta Camera quattro, et più page avanti tracto per subventione. Dil che per molte cause ne potria perder la illustrissima signoria, imperoché provedemo et terminemo che de cętero non se possi dar ad alcuno de dicti stipendiarii et provisionati per subventione avanti el suo servito più per page due de dicti vini et biave cum la fideiussione sia uno per l’altro, come è sta observato fin hora.
De danari veramente ordinemo non se possa dar subventione alcuna, ma che solum siano pagate ordinariamente le page per el tempo che haverano servito, sotto pena alli magnifici Camerlengi de pagar del suo quello havessino dato contra la presente deliberation et termination per noi facta a beneficio de la prefata Camera de la illustrissima Signoria, volemo e commandemo siano inviolabilmente observate da li magnifici Proveditori et Camerlengi sì presenti, come futuri, et similiter da li scrivani de essa Camera, sotto pena de ducati 100 per cadauno, et cadauna volta contrafarano, et nihilominus tuto quello fusse sta facto contra li presenti ordini nostri sia de niuno valor, la qual pena sia scossa per li magnifici Advogadori de comun vel successori nostri, et etiam possa esser scossa da li magnifici Proveditori contra li Camerlengi et scrivani contrafacenti, la mità de la qual sia applicata alla casa del Arsenal de la illustrissima signoria et l’altra mità sia de cui farà la executione, li quali ordeni ad futurorum memoriam siano registrati ne la predicta Camera phiscal. Datum Veglę die 4to maii, 1525.
Circa stipendiarios Veglę.
Nos Leonardus Venerius et Hieronymus Contarenus, pro illustrissimo et excellentissimo ducali dominio venetorum et cętera, Syndici advocatores et provisores ad partes Dalmatię et cętera. Havendo trovado ne le monstre habiamo facte de li stipendiarii seu provisionati de la fortezza de la cità de Vegia et de Castello Muschio molti disordeni et inconvenienti per li quali malo modo vien tolti et consumati li danari de la illustrissima signoria nostra, et mal custodite le dicte sue fortezze, habbiamo deliberato per debito del officio nostro proveder a tal desordeni et inconvenienti a beneficio de la prefata Serenissima signoria, et pro salvis et reservatis omnibus aliis ordinibus super inde disponentibus.
Provedemo, ordinemo et terminemo che ne le conducte de dicte fortezze de le page de le qual vien facto publica mercantia senza alcuno respecto non se possino scriver persone absente, et che personalmente non serveno, et habitano in dicte fortezze, come finhora è sta facto, et permesso che habbiamo substituito altri in loco suo cum la mità de le page, et l’altra mità hano tirato et usurpato loro, come il tuto appar ne le inquisition nostre facte de li provisionati, le dicte fortezze, li quali tuti predicti che non servono personalmente. Et li substituti in loco suo ultra nominati, et altri prohibiti per leze, et ordeni volemo siino cassi, et in loco suo posti persone sufficiente, et non prohibite, sotto pena alli magnifici Proveditori che ordinasseno in contrario del predicto ordine et alli castellani che tenisseno et alli scrivani che notasseno quelli ne le predicte conducte de ducati 100 per cadauno, et ulterius quelli, che tirasseno danari per dicte page, siano astretti a restituir essi danari al prefato illustrissimo dominio, la exaction et execution de le qual pene, de le quale non se possi far gratia alcuna, sia facta per li magnifici advogadori de comune de Vostra signoria, vel successoribus nostri, et quelli la farano habbino el terzo de esse pene pecuniarie, et li altri do terzi siano applicati alla casa del Arsenal del prelibato illustrissimo dominio.
Item perché habiamo visto per alcuni magnifici Proveditori passati esser sta facte alcune expectative de li loci et vacantię future de le page de dicte fortezze, quale non si pono far, terminemo che quelle siano de niuno valor, le qual cassamo et revocamo ordinando et statuendo che de cetero non se possino far, et essendo facte siano de niuno valor, et vigor sotto pena ut supra.
Item provedemo et ordinemo ch’el castellan del predicto Castello Muschio non possi dar licentia ad alcuno de li provisionati de dicta fortezza, salvo per bisogno de la compagnia, over d’essa fortezza a uno per volta, per venir solum in questa terra ponendo la causa, et il tempo de la licentia in scriptis da esser apresentata alli magnifici Proveditori che per tempora serano, sotto pena a dicto castellan de ducati 25 pro qualibet vice contrafacesse, da esser scossa da li magnifici Proveditori, li quali habbiano la mità, l’altra mità sia applicata alla fabrica de dicto castello, et a quelli venisseno senza licentia da esser cassi. Item terminemo et ordinemo che li magnifici Proveditori et castellani de questo loco sì presenti, come futuri, non possino de cetero dar licentia ad alcuno stipendiario seu provisionato de andar fora de la isola per qualche iusta causa, et necessità, salvo per zorni 20 tamen cum condition debino far far in dicto tempo le debite guardie, et faction sue, et se de più stesseno, et che non fusseno cassi, pagate le dicte guardie, el resto del stipendio suo del tempo serano sta fora de più sia messo et resti in questa Camera a conto de la illustrissima signoria, sotto pena ut supra de ducati 100 alli contrafacienti, per cadauno et ulterius alli magnifici camerlengi de pagar del suo quello havesseno dato contra el presente ordine.
Item perché ne è pervenuto a notitia per le inquisition predicte per noi facte che la guardia de dicta fortezza de Castel Muschio molte volte riman la nocte senza lume, per non poter haver dal dicto castellan del olio, li è dato per questa Camera per dicta guardia, ordinemo et terminemo che dicto olio sia posto in loco che ogni volta ne bisognerà per dicta guardia, sia etiam in libertà del caporal de dicta fortezza de poterne tuor, over farne tuor, secundo el bisogno. El qual olio non possi esser confumato in altro che per dicta guardia, sotto pena alli contrafacienti de ducati 10 pro quolibet et qualibet vice. De la qual pena sia del accusator uno terzo et sino de la fabrica de dicta fortezza, et l’altro terzo de li magnifici Proveditori farano la executione.
Quare pro debita observantia et executione suprascriptorum ordinum et provisionum, et terminationum nostrarum autoritate officii syndicatus nostri, mandamus vobis magnifico domino Augustino Valerio, honorabili provisori Veglę, che cassar debiate li infrascripti absenti, et substituiti in loco suo, et altri insufficienti, et prohibiti descripti, ne le predicte conducte, et metter in loco de quelli personę sufficiente cum le sue page integre deputate iuxta la mente et firma intention de la illustrissima signoria. Et primo Anzolo de Verona absente, et il substituito in loco suo Francesco quondam Bartholomio de Zara, che divideno la paga per mità, come consta ne le dicte inquisition nostre facte de dicto castello. Similiter Zaneto de Pavia absente, et Zuane da Vicenza substituito in loco suo, che divideno ut supra la paga per mità. Item Hieronimo quondam Francesco Scalco substituito in loco de Zuanfrancesco de Salò, qual non pol esser scripto in dicto castello per esserge Zuan Antonio Scalcheto suo fradello provisionato. Ma perché appar che dicto Zuanfrancesco, qual si dice esser andato a Humago cavallier habi havuto licentia dal magnifico misser Philippo Grimani, olim Proveditor in questo loco. Cassando el dicto Hieronimo metteroti uno altro sufficiente, che serva cum la sua paga integra per fino el ritorno de dicto Zuanfrancesco et insuper ordinemo, et terminemo che de cętero alcun magnifico Proveditor, over castellan de questo loco, non possa più dar tal licentie et dandole siano de niun valor.
Item vi commettemo che cassar debiate de la conducta de Castello Muschio Piero, et Zuanpaulo puti et fioli del castellan, che non fano guardie né facion alcuna. Item Vido et Zuane da Vidovich, paesani nativi del borgo de dicto loco, substituiti Vido in loco de uno Isepo di Garzoni, et Zuane in loco de uno Pasqualin Pandolpho cum pacto de tirar la mità de le page, come il tuto ne le inquisition nostre facte sopra ciò appar, et ita exequireti, cassando li predicti ut supra, et ponendo in loco suo persone sufficiente cum le sue page integre, acciò dicte fortezze siano ben custodite secundo il voler de la illustrissima Signoria, et terminemo che in dicte conducte più non se possi scriver persona alcuna prohibita per leze, et ordeni sotto pena de ducati 100, ut antedictum est, a cadauno contrafaciente. Le qual tute antescripte provision, ordeni et termination nostre siano inviolabiliter exequite et observate dali magnifici Proveditori et castellani de questo loco, similiter da li castellani de la fortezza de dicto Castello Muschio, et da li scrivani de questa Camera sì presenti come futuri, sotto pena ut supra de ducati 100 pro quolibet contrafaciente da esser scossa in eius propriis bonis da li prefati magnifici advogadori de comun vel successori nostri. Et quelli farano la exaction et executione haver debano el terzo, et li altri do terzi siano applicati alla casa de l’Arsenal de quibus non possit fieri aliqua gratia, et cętera, et ad omnium predictorum intelligentiam, et futurorum memoriam siano registrati essi ordeni et provision nostre in questa Camera et in cancellaria per el cancellier nostro, et ita farete sia exequito.
Pro Camera fischali Arbi.
Nui Lunardo Venier et Hieronimo Contarini, per lo illustrissimo et excellentissimo ducali dominio de Venetia et cętera Syndici, proveditori et advogadori alle parte de Dalmatia, per debito del officio nostro habiamo diligentemente visto, et ben examinati li libri, et conti de questa Camera fiscal de Arbe, li quali non sono tenuti cum quello debito modo se doveria et secundo se observa nele altre Camere ben regulate del passato illustrissimo dominio, et similiter non sono scossi li debitori de la raspa di criminali in Camera per man di spectabili camerlengi, come è sta ordinato, né sono sta facti debitori li datiari de la limitation spectante alla Camera di imprestedi iuxta le leze et tuti li predicti desordeni sequiscono, per non esser observati le provision, et ordeni facti in essa Camera a beneficio de la illustrissima signoria, et maxime per el magnifico misser Augustin da Mulla, olim Proveditor ad queste parte. Imperhò acciò le cose de dicta Camera procedano cum rectitudine a beneficio ut supra de essa Serenissima signoria, autoritate qua fungimur syndicatus nostri, ordinemo et provedemo ut infra, et primo che de cętero sia tenuto conto de capsa ne li libri de la predicta Camera per el presente camerlengo et successori, et non tenir conto de debito et credito cum la illustrissima signoria, salvo per conto de capsa tenuta per dicti camerlengi ut supra scrivendo cum el scontro in consonantia, sì come è solito a far, sotto la infrascripta pena.
Item ordinemo et terminemo che dicti optimi ordini del prefato magnifico misser Augustin de Mulla approbati per lo prelibato illustrissimo dominio, et tuti li altri descripti nel capitulario de dicta Camera, siano inviolabiliter observati, sotto pena ut infra, oltra le altre stricture et pene contenute in dicti ordeni, excepto quelli fusseno da poi sta revocati da esso excellentissimo dominio cum senatu.
Et insuper statuimo, et ordinemo più non se possi tenir la predicta raspa fora de Camera, sopra la qual solum li camerlengi de questa spectabil comunità scriver debano li danari, che in dies se scodeno da li debitori de quella, sì come è ordinato, et non cancellieri né altri, acciò il tuto passi ordinariamente, et che la parte de le condemnason et utilità de quelle spectante alla illustrissima signoria non siano defraudate sotto pena ut infra.
Item perché habiamo visto per li conti ne ha dato el presente spectabil conte gran parte de le condemnason per lui facte esser sta applicate, et cose per conto de fabriche de palazzo, et cum tal mezo esser sta speso molto mazor summa de danari in dicte fabriche de quello è statuito et limitato per leze de la illustrissima Signoria. Imperoché ordinemo et terminemo più non se possi applicar la parte de le condemnason spectante alla prelibata illustrissima signoria a fabriche né in niuna altra cosa, ma quelle debano venir et esser scosse in Camera iuxta li ordeni superinde disponenti sotto pena ut infra.
Item havendo visto che le saline de questa Camera poste in loco nominato Fraterra sono sta vendute, et deliberate per anni 25, in preiudicio et danno de essa Camera, per beneficio de la qual se dieno incantar de do in do anni, come li altri datii et incanti. Auctoritate officii nostri incidemo, et annullemo dicta deliberation, et commettemo et ordinemo siano reincantate dicte saline more solito, come li altri datii et incanti de questa Camera a beneficio de la illustrissima signoria videlicet de do in do anni sotto pena ut infra.
Li quali tuti predicti ordeni descripti vel dicto capitulario et li antescritti nostri, commettemo et terminemo per beneficio de essa Camera siano inviolabiliter observati sotto pena alli spectabil conti, camerlengi, scrivani, seu scontri et cancellieri, che in alcuna parte contrafacesseno over ordinassero in contrario de dicti ordini de ducati 100 per cadauno, et per cadauna volta da esser scossa in eorum propriis bonis da li clarissimi advogadori, seu successori nostri, la mità de la qual sia applicata alla casa del Arsenal del prelibato illustrissimo ducal dominio, de la qual non se possi far gratia et cętera, et l’altra mità sia de quelli farano la executione et exaction de essa pena.
Pro Camera phiscali Hiadre.
Nui Lunardo Venier et Hieronimo Contarini per lo illustrissimo et excellentissimo ducal dominio de Venetia et cętera Syndici, advogadori et proveditori alle parte de Dalmatia et cętera, volendo per debito del officio nostro proveder a’ molti inconvenienti habbiamo visto in questa Camera phiscal de Zara, acciò le cose de quella procedano cum bon governo et rectitudine a beneficio de la illustrissima signoria. Salvi et reservati tuti li altri ordeni, provision, et mandati ducali, et de li magnifici domini Zuan Ruberto Venier et domino Bernardino Loredan, et domino Nicolao Delphin precessori nostri facti in regulation de essa Camera, ordinemo, statuimo et terminemo, et primo che in el zornal tenuto per il spectabil Camerlengo, sopra el qual habiamo visto esser sta scripto de man de più persone niuno altro ge possi scriver, salvo ch’el dicto spectabil Camerlengo de sua man propria, come è conveniente. Et similiter ordinemo a sui successori sotto pena a cadauno contrafaciente pro qualibet vice de ducati 100 da esser scossi per li magnifici Rectori de questa cità, et per cadauno de loro che per tempora serano, vel per li magnifici successori nostri, la mità de la qual sia del Arsenal de la prefata illustrissima signoria et l’altra mità de chi farà la executione.
El qual zornal sia tenuto in questa forma, sì come se observa in tute le altre Camere ben ordinate de la antedicta Serenissima signoria, la mità de esso zornal in recever videlicet per cassa al tal, et l’altra mità per el tal capsa in haver, et far le sue summe, et summa summarum de mese in mese, et reportar secundo la cassa vien debitrice, over creditrice, né altre partite nullo modo in dicto zornal possino esser scripte, sotto pena ut supra.
Item ordinemo si deba tenir in essa Camera uno altro zornal svario sopra el qual sia obligato scriver el scrivan de dicta Camera, et far debitori tuti li conductori de li datii secundo serano deliberati, et notati nel libro de li incanti.
Item siano facti debitori dicti conductori de la limitation de la Camera de imprestedi iuxta la parte del excellentissimo conseglio de’ pregadi, et d’ogni altra affictation over incanti de mollini et d’ogni altra cosa se afficta, over che se vende per conto de la illustrissima Signoria, acciò tuto passi per partida dopia per zornal sotto pena al dicto scrivan de ducati 100, ut supra.
Item che alcuno de cętero non possi scoder danaro alcuno contado de niuna sorte, che sia per conto de la illustrissima Signoria et che passi per questa sua Camera, salvo el spectabil Camerlengo ad tal effecto, et exaction mandato sotto pena a cadauno contrafaciente pro qualibet vice de ducati 100 ut ante.
Item perché habiamo visto cum gran desordine et interesse de questa Camera non esser observati li ordeni et leze in tuor boni piezi de li incanti, affictation et datii se deliberano, provedemo et terminemo che el cancellier de questa magnifica comunità, che è quello scrive la deliberation de dicti incanti deba, sì come è obligato, subito el zorno sequente da poi facte le deliberation, tuor per cadaun datier et conductor do boni piezi securi ad beneplacito de tuti do magnifici Rectori, li quali se debano sottoscriver per loro esser sta acceptati, sotto pena ut ante, al dicto cancellier de ducati 100, et de esser privo del officio suo, et acciò se possi veder sel dicto cancellier farà el debito suo circa dicte deliberation, et in tuor dicte fideiussion, secundo li ordeni, et leze sopra de ciò, et secundo el presente ordine nostro volemo, et terminemo che el cancellier del magnifico Capitanio che per tempo serà, sia obligato tenir uno libro et scriver sopra quello dicte deliberation distinctamente, et non per abacho, acciò non possi esser commessa alcuna fraude. Et scriver deba in consonantia et conformità del dicto nodaro de essa magnifica communità tute dicte deliberation, et fideiussion serano facte sotto pena alli cancellieri inobedienti al presente ordine nostro, ut supra de ducati 100.
Item perché habbiamo visto circa la exaction, et administration de li danari de la predicta Camera, per il passato non esser sta observati li prefati optimi et sanctissimi ordini, et decreti de la illustrissima Signoria nostra, et de li antenominati magnifici et clarissimi pręcessori nostri, che sono descripti nel registro intitulato libro d’oro. Imperhò autoritate, qua fungimur syndicatus nostri efficacissime, commettemo et commandemo, siano inviolabiliter observati ad unguem ut iacent, sotto le stricture et pene in quelli contenute, et ulterius de ducati 100, alli magnifici Rectori et camerlengi contrafacienti pro quolibet et qualibet vice et similliter alli colleterali, scrivani, et scontri presenti, et futuri, et sotto privation de li loro officii, la qual pena pecuniaria possi esser scossa da cadauno de li clarissimi advogadori vel successori nostri, et la mita sia del passato Arsenal et l’altra mità de chi farà la executione.
Item acciò le rason de la predicta Camera, quando accade alchuna lite de le cosse de quella, siano defese come ogni debito modo et pronptitudine de le scripture accadeno, et che li libri non siano portati fora de essa Camera, et vadino per man de altri et per molti altri convenienti respeti ordinemo et terminemo che de cetero le cause et differentię se agitarano de le cosse pertinente a epsa Camera se debbano aldir et expedir in dicta Camera, et non in altro loco de questa fidelissima cità.
Preterea ne le inquisition et mostre habiamo facto de questi stipendiarii havendo nui visto che li contestabili, et caporali che hanno ne le loro condute scripti famegli, et ragaci tirano le page de quelli et tamen non tieneno famegli né ragaci che actualmente insieme cum loro servano come sono obligati, cossa de non supportar per esser contra le intention de la illustrissima signoria, imperò provedemo et statuimo che cadauno contestabile, caporal o altri che sono ala custodia sì de questa cità come de li castelli, et Nona, et che hanno famegli et ragazzi, sta ragazzi soli per ordine de la prelibata illustrissima signora siano obligati tenir de continuo cum loro a le sue custodie tal famegli, et ragaci che facino le faction sono obligati actualmente sotto pena ali contrafacienti de restituir al fisco tute le page de quelli che havessemo havuto cum el quarto più de pena la qual sia de li magnifici Capitanei, over successori nostri che farano la execution. Commettendo insuper a voi magnifico domino Zacharia Vallaresso et successori, che cassar debiate tutti quelli che se trovano descripti in dicte conducte che non stano et scriveno de continuo personalmente ut supra per famegli et ragaci. Insuper cassareti tutti quelli fusseno scripti stipendiarii contra le leze et ordeni et che non fano le faction sue personalmente over che havesseno substituito altri in loco suo, etiam li absenti senza licentia. A quelli veramente che hanno licentia fareti non li contra stipendio retinendo quello ne la illustrissima signoria nostra iuxta li ordeni sopra ciò disponenti de li prenominati precessori nostri. Reservati però circa premissa de le factioni. Et se alchuno havesse littere ducali over gratia per qualche legitima causa.
Pro Camera phiscali Sibinici.
Nui Lunardo Venier et Hieronimo Contarini per lo illustrissimo et excellentissimo ducal dominio de Venetia et cętera Syndici, provedadori et advogadori ale parte de Dalmatia, et altri loci dentro del Colpho. Volendo a beneficio del prefato illustrissimo dominio per debito del officio nostro proveder alli desordeni habiamo trovati in questa Camera de Sibenico, ordinemo et statuimo:
Et primo che quod primum sia deliberato alchun datio de dicta cità et facto debitor el datier del amontar de quello iuxta la poliza del incanto, cossì immediate far se debia debitor el dicto conductor in libro ordinario de la limitation del monte nuovo secondo la continentia de la parte sopra ziò, come etiam el magnifico misser Agustin da Mula precessor nostro ha ordinato, sotto pena ali contrafacienti de ducati 100 pro quolibet et qualibet vice, et al scrivan presente et che per tempo serà de privation del officio suo, la qual soprascritta pena peccuniaria sia irremissibilmente scossa in propriis bonis ipsorum contrafacientium dali clarissimi Avogadori, over successori nostri, la mità de la qual sia del Arsenal del antedito illustrissimo dominio, et l’altra mità sia de chi farà la execturion.
Item perché cum gran damno et iactura de questi poveri stipendiarii del castello, et altre forteze de epsa cità, non vengono observati li optimi et sapientissimi decreti, et ordeni de la illustrissima Signoria et de li magnifici precessori nostri che voleno, et comandano che essi stipendiarii debbano esser pagati in danari contadi del incanto dei molini, et non de consignation de farine né de altre robe, né de debitori come fin hora è sta facto. Providemo et terminemo che dicti ordeni siano inviolabiliter observati, et che nullo modo se possino far dictorum consignatiorum sotto pena, oltra le altre stricture in dicti ordeni contenute, de ducati 100 ut supra, ali spettabili conti et camerlengi, sì presenti come futuri, che contrafacessino ali dicti decreti, et presente ordine nostro pro quolibet et qualibet vice.
Item per littere ducal habiamo visto li danari del prefato datio di molini esser expresse obligati ale page de li stipendiarii predicti, et el condictor del dicto datio per la cedula del suo incanto è tenuto de far la sua paga de tre in tre mesi de danari contadi in questa Camera, et non lo facendo ch’el sia in libertà del spectabile Conte de far reincantar dicti molini a suo damno, et interesse.
Item dicto datier è obligato de tenir in conzo dicti molini, iuxta la continentia de la cedula de dicto incanto, li quali molini per quanto habiamo inteso sono governati, et parte dele mole de quelli sono discoroze, et vano in ruina in preiuditio et damno de la illustrissima signoria nostra, cum incomodo et murmuration de questi habitanti et circunvicini. Et de le soprascritte provision de pagamenti nulla vien factum inperò provedendo commettemo a voi prefato spectabile Conte et a’ successori debiati far ch’el dicto conductor faci et observi quanto se contien ne la poliza del dicto incanto, exequendo ut in ea a beneficio de la prefata serenissima Signoria, sotto pena de ducati 100 cuiuslibet contrafacienti et qualibet vice, da esser scossa et divisa ut supra.
Item circa le cosse concernente al beneficio et securtà de questa cità, ordinemo et terminemo sia observato circa la election dei capitanei de le guardie de notte quanto è comandato per littere del excellentissimo Consiglio dei X sopra ciò.
Item essendone pervenuto a notitia per relation de molti, et per le inquisition nostre che per li capitanei de questo contado vengono commesse diverse manzarie, le qual tolino da li guardiani de esso contado pagati da questa Camera, che loro trovano, et meteno a suo modo per le qual manzarię poi non se curano che dicti guardiani facino le debite guardie cum periculo manifesto de li poveri villani, restano in questo contado. Al qual inconveniente proveder volendo, ordinamo che de cetero dicti guardiani siano trovati per li zudesi de la corte mazor de questa cità et appresentati al spectabil Conte che per tempo sarà, qual deba veder se quelli serano homeni sufficienti et meterli, et ogni volta li serà data la sua paga sia tenuto el spectabil Camerlengo in presentia del prefato spectabil Conte darli sacramento che non debbano dar cossa alchuna al dicto capitanio sel serà trovato in mancamento alchuno de manzarie, o de altro sia inmediate privo del officio suo, et cada ala pena de lire 50 de picoli, la mità de la qual sia de la predicta Camera phiscal, et l’altra mità de chi farà la executione.
Item terminemo et ordinemo che li danari che de cetero scoderano dicti capitanei parte de li quali danari per quanto ne è sta facto intender, essi capitanei convertisseno in suo uso subito li haverano scossi debbino presentarli al spectabil Camerlengo che per tempo serà, el qual debba pagar li dicti guardiani in presentia del spectabil conte, sotto pena ali contrafacienti, oltra la restitution de quello havessino havuto, et altramente dispensato, de lire 25 pro quolibet et qualibet vice.
Item volemo et statuimo che el capetanio del borgo de terraferma, sì come per il passato è sta’ il consueto, sia electo et scambiato de tre in tre mesi da li spectabili conti, sì presenti come futuri, et questo per boni et convenienti respeti, per li quali ordinemo dello capitanio del borgo ut supra, sotto pena a cadauno contrafaciente de ducati 25, la mità de la qual sia del antedicto Arsenal et l’altra mità de chi farà la execution, la qual possi esser facta da li clarissimi Avogadori et successori nostri.
Le qual tutte soprascritte provision, et ordeni nostri volemo et terminemo et comandemo siano inviolabiliter exeguiti, et observati sotto pena ut ante de ducati 100 a cadauno contrafaciente, da esserli tolta in propriis bonis dali prefati clarissimi Avogadori, vel successori nostri, la mità de la qual sia del Arsenal antedicto, et l’altra de chi farà le execution ut ante. Et cossì commettemo a voi spectabil dominus Bernardino da cha Taiapiera, honorevol Conte et capitanio de Sibenico, et successori, che quelli observati, et observar faciati ad unguem ut iacet sub penis suprascriptis.
Datum Sibenici, die xi iunii 1525.
Pro Camera phiscali Antibari.
Nui Lunardo Venier, per lo illustrissimo et excellentissimo ducal dominio de Venetia, et cętera Syndico, et proveditor ale parte de la Dalmatia et altri loci dentro del Colpho, havendo visto molti desordeni seguiti per il passato in questa Camera de Antivari circa li datii et administration deli danari de quella, è neccessario per beneficio de la illustrissima Signoria obviar a quelli et proveder che le cosse de essa Camera procedano regulatamente, imperò per debito del officio nostro ordinemo, statuimo et terminemo che de cetero li spectabili Potestà et capitanei de questa città non possino tenir desafitati li datii de dicta Camera, né scuoder over far scuoder per sui deputati li danari di essi datii, né alchuna altra sorte de danari spectanti a dicta Camera. Ma dicti datii de tempo in tempo siano incantati, et ali più offerenti al publico incanto deliberati cum bone et sufficiente piezarię iuxta li ordeni et leze. Et tuti li danari, sì de dicti datii come de altro spectante ala prefata illustrissima signoria siano scossi per man solum deli spectabili camerlengi, che per tempo sarano, et non per Rectori né per altri et se debbano scoder in Camera, et non in alchun altro loco in presentia del scrivan de quella, acciò il tutto passi ordinatamente. Et subito scossi dicti danari li spectanti camerlengi siano tenuti far le sue partite de quanto se scoderà in consonantia cum dicto scrivan, el qual deinde debba metter esse partite in libro ordinario, sì come è obligato, sotto pena alli spectabili camerlengi sì presenti come futuri che non observarà quanto de sopra habiamo statuito de ducati 100 ad cadauno contrafaciente, et al dicto scrivan de ducati Lta, videlicet 50, et privation del officio, commettendo ad voi spectabil domino Francesco Cornelio, honorevole Podestà et capetanio de questa cità, et alli successori vostri, che inviolabiliter observar dobiati et far observar el presente ordine nostro, sotto pena de ducati 100 a cadauno contrafaciente, da esser scossa in eius propriis bonis dali clarissimi Avogadori, over successori nostri, che per tempo sarano la mità de le qual predicte pene peccuniarie sia applicata ala fabrica di questa cità et l’altra mità sia de chi farà la executione.
Item ordinemo et statuimo che per li spectabili Camerlengi antedicti non se possi pagar bolleta alchuna vechia prohibita per leze, et decreti de la illustrissima signoria, ma se debbano pagar le bollete corrente de chi actualmente serve, iuxta la intention de la prefata illustrissima Signoria et ordeni de li clarissimi precessori nostri, sotto pene et stricture contenute in dicta leze, et ordeni comettendo a voi spectabile Podestà et capitaneo antenominato, et a’ successori vostri che sotto pena ut ante debiati observar et far observar el presente ordine nostro, et quello far registrar in dicta Camera, et ne la cancellaria de questo magnifico rezimento, in quorum fidem et cętera. Datum Antibari, die 13 iulii 1525.
Mandato magnifici et clarissimi domini Leonardi Venerio, pro illustrissimo et excellentissimo ducali dominio Venetorum et cętera dignissimi Syndici, et provisoris intra Culphum, committitur vobis spectabile domino Angelo Maripetro, honorandi Camerario Antibari, et successoris, che retenir debiati a ser Nicolò Butina, saliner, yperperi 47, et per pena el quarto de più del credito del suo salario per intacho de tanti sali per lui venduti de la illustrissima summa tra cavedal et pena in tuto perperi 58 et grossi 9, retinendo de dicto suo salario perfino integra satisffaction de dicti danari. El cavedal resti per conto de la illustrissima Signoria, et la dicta pena per conto del officio syndicato nostro, scodendo el cavedal et la pena insieme, et non altramente. Datum Antibari die 13 iulii 1525.
Provisio facta Buduae.
Nui Lunardo Venier, per lo illustrissimo et excellentissimo ducal dominio de Veniexia Syndico et proveditor ale parte de la Dalmatia, et altri lochi detto del Colpho. Havendo visto non esser observata in questo loco de Budua la parte de la illustrissima Signoria circa la limitation de datii spectante a la Camera di inprestedi, la qual parte generalmente se extende a tute le cità, et loci del prefato illustrissimo dominio. Ordinemo et terminemo che decetero dicta parte sia omnino observata, la qual dispone che de cadauno datio che li spectabili Rectori deliberararno al publico incanto, se debi pagar da li conductori per conto de la limitation, oltra el pretio del datio videlicet de ducati 100 per sino ducati 1.000, ducati cinque, et da ducati 100 perfino ducati 50, ducati due, et da ducati 50 in zoso, ducati uno. Commettendo a voi spectabili domini Aloysio Contarini honorevole Podestà de Budoa, et a’ successori vostri che in futuro ne li incanti serano facti de li datii de questo loco debiati far meter et dechiarir ne la cedula de cadauno de essi datii ch’el conductor da poi la deliberation sia obligato et immediate debbi pagar iuxta le leze, dictum limitation inviolabiliter observando voi et successori, el presente ordine nostro, sotto pena de ducati 100 a cadauno contrafacente, da esser applicata al Arsenal del prefato illustrissimo dominio. El qual ordine nostro fareti registrar neli ati de questa cancellaria ad predictorum successorum vostrorum intelligentiam.
Et insuper terminemo et ordinemo che inmediate ut supra sia scossa dicta limitation, che è ut supra oltra el precio deli datii avanti che li conductori intrino in dicti datii, et de tempo in tempo portar li danari de dictum limitation ala predicta Camera sotto le pene contenute in dicte leze.
Datum Buduę, die xiiii julii 1525.
Johannes Franzagus Notarius Syndicatus mandato antescripto.
Excellentissimum Augustinus Barbadico, Dei gratia dux venetorum et cętera, nobilibus et sapientibus viris Francesco Quirino Rectori et provisori Cathari, suisque successoribus fidelibus dilectis et cętera salutem et dilectionis affectuum. Intellecta suppositione fidelis nostris Nicolai de Buchia quondam Marini, nobilis catharensis, supplicantes petentis quod cum habeat quattuordecim filios inter mares, et filias feminas omnes vitam ducentes, et ex legitimo matrimonio natos, ex quo secundum formam iuris venit esse exemptus, dignaremur sibi concedere exemptionem realem, et personalem a quacumque impositionem vel gravedine istius civitatis Cathari attentis meritis suis et progenitorum erga nos et dominum nostrum. Et visa responsione viri nobili Francisci Ciconia vestri precessoris fidem facientis de sex liberis maribus, et octo feminis omnibus legitimis, et vivis consulentique ob eius merita, gratiam per nos concedi posse sumus contenti sibi concedere, et ita tenore presentium concedimus ei exceptionem realem et personalem pro ut petiit in premium fidei, et meritorum suorum erga dominum nostrum, volentes et iubentes ut hanc nostram concessionem sibi observetis Cancellarię vostrę registrari, et presentanti restitui.
Datum in nostro ducali palatio die 3 januarii, indictione secunda, 1498.
A tergo. Nobilibus et sapientibus viris Francisco Quirino Rectori, et provisori Cathari, et successoris suis.
Ego Joannes Fanzagus, notarius syndicatus ex libro extraordinariorum clarissimi domini Jo. Pauli Gradenico, olim dignissimi Rector et provisor Cathari etc.
Antonius Grimanii, Dei gratia dux venetorum et cętera. Universis et singulis tam amicis quam fidelibus, et tam presentibus quam futuris presens privilegium inspecturis salutem et syncere dilectionis affectuum. Notum vobis fieri volumus per presentem paginam quod cum inter alia quam in mente nostra revolvi nos attendamus precipue nostrorum subditorum et fidelium devotorum tractare propensius commoda et utilia salubritas procurare, cum hoc Magnificentię nostrę decus aspiciat, et fidelium devotio utilius per tractata in nostrę fidelitatis et devotionis constantia ferventius duximus volentes beneficia reconpensare, pro meritis statuendis quod quicumque annis viginti vel inde supra Venetiis continuam habitationem habuerint factiones et onera nostri dominii ipso tempore subeundo a modo cuius et Venetus noster esset. Et citadinus venetiarum privilegio et aliis beneficiis libertatibus et immunitatibus quibus alii veneti et cives nostri deintus et extra utuntur et gaudent perpetuo, et ubilibet congauderet. Unde cum prudentes viri Joannes de Catharo, et Georgius Sicut legitimus et manifestis probationibus et provisores nostri comitis diligentes examinatis nobis innotuit Venetorum continuam habitationem habuerint erga nos et ducatum nostrum venetorum fideliter et laudabiliter sub devotionis integritate et gerentes subeundo continue factiones, et onera nostri Dominii digna remuneratione prosequentes eosdem Georgium et Joannem de Catharo suprascriptorum Consiliariorum, et ordinamentorum nostrorum ecessaria solemniter servata in Venetos et cives nostros fecimus, et facimus, et pro Venetis et civibus nostris in Venetiis et extra habere et tractare et haberi et tractari volumus, et tractari ubique. Ita ut singulis libertatibus beneficii et immunitatibus quibus alii Veneti, et cives nostri de intus, et extra utuntur, et gaudent prefati Georgius et Joannes in Venetiis, et extra libere gaudeant de cętero, et utantur, substinendo factiones et onera civitatis nostrę quemadmodum faciunt alii cives, et Veneti nostri originarii de intus, et extra in civis rei fidem, et evidentiam pleniorem presens privilegium fieri iussimus, et bulla nostra pendente muniri.
Datum in nostro ducali palatio die primo septembris, indictione xi, M D XXII.
Presentatum per suprascriptos Georgium et Joannem fratres Magnifico et Clarissimo Domino Victori Diedo, Dignissimo Rectori et provisori Cathari in Camera seu palatio existenti, et per eius Magnificentia visum et lectum, et de eius mandato registratum, mandantusque illud in omnibus et per omnia exequi, et executioni, mandari debere, sicut cętera similia privilegia observantur, et executioni mittunt.
Die augusti 1523.
Joannes Fabius Cancellarius mandato suprascripto.
Nicolaus de Veneriis, Notarius Syndicatus Dalmatię, die 7 julii 1525, ex quodam registro Cancellarię Cathari exemplavit.
Antonius Grimanus, Dei gratia dux venetiarum, et cętera. Universis et singulis tam amicis quam fidelibus et tam presentibus quam futuris presens privilegium inspecturis, salutem et syncerę dilectionis affectum. Notum nobis fieri volumus per presentem paginam, quacum inter alia, quę in mente nostra revoluimus attendamus pręcipue nostrorum subditorum et fidelium denotorum tractare propensium commoda et utilia salubriter procurare cum hoc Magnificentię nostrę decus aspiciat, et fidelium devotio utilius pretractata in nostrę fidelitatis, et devotionis constantia ferventius solidetur, duximus volentes beneficia compensare pro meritis statuendum, quod quicumque annis quindecim vel inde supra Venetiis continuam habitationem habuerit, factionse et onera nostri dominii ipso tempore subeundo a modo civis et Venetus noster esset et citadinatus venetiarum privilegio, et aliis beneficiis, libertatibus et immunitatibus, quibus alii Veneti et cives nostri de intus et extra utuntur, et gaudent perpetuo et ubilibet congauderet. Unde cum prudentes viri Franciscus, Nicolaus, Lucas, Ioannes, et Triphon fratres et filii Bernardi Dragi nobiles catharini, sicut legitimus et manifestis probationibus et provisores nostri comunis diligenter examinatis nobis innotuit annis triginta et ultra continuam habitationem habuerint erga nos et ducatum nostrum fideliter et laudabiliter sub devotionis integritate se gerentes, subeundo continuas factiones et onera nostri dominii digna remuneratione prosequentes, eosdem Franciscum, Lucam, Nicolaum, Ioannem et Triphonem fratres, et filios Bernardi Dragi suprascripti Consiliariorum, et ordinamentorum nostrorum necessaria solemnitate servata in Venetos et cives nostros receptatus, atque recipimus, et pro Venetis et civibus nostris fecimus et facimus, et civibus nostris in Venetiis et extra habere in tractare, et haberi et tractari volumus, atque tractari ubique ita quod singulis libertatibus, beneficiis, et immunitatibus quibus alii Veneti et cives nostri de intus et extra utuntur, et gaudent pręfati Franciscus, Lucas, Nicolaus, Ioannes, et Triphon fratres, et filii Bernardi Dragi in Venetiis et extra libere gaudeant de cetero, et utantur substinendo factiones et onera civitatis nostrę quemadmodum faciunt alii cives, et Veneti nostri originarii de intus et extra, in cuius rei fidem, et evidentiam pleniorem presens privilegium fieri iussimus, et bulla nostra argentea pendente muniri.
Datum in nostro ducali palatio die x februarii indictione decima, M D XXI.
Pręsentatum fuit suprascriptum privilegium magnifico et clarissimo domino Victori Diedo, dignissimo Rectori, et provisori Cathari in Camera sui palatii existenti, et per eius Magnificentia visum et lectum et de eius mandato per me cancellarium infrascriptum de verbo ad verbum registratum mandavitque illud cum omnibus in eo contentis in omnibus et per omnia in hac civitate executioni mandari debere, et ubique opus fuerit, et observari, sicut cętera alia similia privilegia observatur.
Datum Cathari die xii septembris 1527.
Joannes Fabricius cancellarius, mandato suprascripto.
Nicolaus de Veneriis, notarius syndicatus Dalmatię die 7 julii ex quodam registro cancellarii Cathari.
Leonardus Lauredanus, Dei gratia dux venetiarum et cętera. Universis et singulis tam amicis quam fidelibus, et tam presentibus quam futuris, presens privilegium inspecturis, salutem et syncerę dilectionis affectum.
Notum vobis fieri volumus per presentem paginam, quod cum inter alia, quę in mentem nostra revoluimus attendamus nostrorum subditorum, et fidelium devotorum tractare propensius commoda, et utilia salubriter procurare. Cum hoc magnificentię nostrę decus aspiciat, et fidelium devotio utilius pertractata, in nostrę fidelitatis devotionis constantia serventius solidetur duximus volentes beneficia reconpensare pro meritis statuendum, quod quicumque annis 15 vel inde supra Venetiis continuam habitationem habuerint factiones, et onera nostri dominii, ipso tempore subeundo a modo civis, et venetus noster esset, et citadinatus Venetiarum privilegium, et aliis beneficiis, libertatibus et immunitatibus, quibus alii veneti, et cives nostri de intus, et extra utuntur, et gaudent perpetuo, et ubilibet congauderet. Unde cum Joannes Sancho olim de Catharo, sicut legitimis et manifestis probationibus per provisores nostros comunis diligenter examinatis nobis innotuit annis 25 Venetiis continuam habitationem habuerit erga nos, et ducatum nostrum fideliter, et laudabiliter sub devotionis integritate se gerens, et subiens continue factiones, et onera nostri dominii, etiam navigando cum navibus nostris digna remuneratione prosequentes eundem Ioannem Sanchum Consiliorum, et ordinamentorum nostrorum necessaria solennitate servata in Venetum et civem nostrum recepimus, atque recipimus, et venetum et civem nostrum fecimus, et facimus, et pro veneto et cive nostro in Venetiis et extra habere, et tractare et haberi volumus, atque tractari ubique. Item quod singulis liberatibus beneficiis et immunitatibus quibus alii veneti et cives nostri de intus et extra utuntur, substinendo factiones et onera civitatis nostrę, quemadmodum faciunt alii cives, et veneti nostri originarii de intus et extra, in cuius rei fidem et evidentiam pleniorem presens privilegium fieri iussimus, et bulla nostra plumbea pendente muniri.
Datum in nostro ducali palatio, die quinto octobris indictione octava, M D XX.
Registratum die vi mensis julii, 1521, indictione viiii de mandato.
Magnificus et clarissimus dominus provisor sedens extra portas civitatis Cathari ad sedile lapideum in marina de mane hora debita causarum pro iure reddendo, et auditis in contradictorio ser Triphone Bollizza, ac ser Frantino Bono, datiariis mercantię huius terrę, suo et nomine sociorum petentibus astringi debere ad solutionem datii ser Ioannem Sanchum suprascriptum de rebus et mercimoniis per eum ex Venetiis gestatis prout alii de Catharo faciunt, non obstante privilegio preallegato obtento, obreticię contra dacia illustrissimi dominii cum aliis pluribus rationibus et causis in voce allegatis, ex equo audito suprascripto ser Joanne Sancho dicente non teneri stante privilegio suprascripto sibi indulto, et civilitatione civitatis Venetiarum, immo dicente eximi debere, et immunem esse ab huiusmodi solutione dacii suprascripti ac tractari debere petente sicut tractantur cęteri alii cives veneti, qui minime ad permissa tenentur, sicuti et plures alii de hac civitate civilitati per privilegia non fuerunt coacti, neque coguntur utpote dominus Dobruscus de Pasqualibus, qui dominus Dobruscus interrogatus si post privilegium suum fuerit compulsus ad solvendum dacium, qui minime solvisse, respondit stante privilegio suo, non obstante quod cavillose opponebant dicti daciarii, etiam ipsum dominum Dobruscum persolvisse, tamen id cum veritate non ostendentes. Unde visis videndis et auditis audiendis, terminavit dictum ser Ioannem in aliquo non teneri ad premissa, et debere gaudere privilegium predictum civilitationis, pro ut alii veneti in omnibus et per omnia prout in dicto privilegio suo latius legitur, et hoc omni meliori modo et cętera, presentibus iudicibus. Et hoc a die impetrationis obtenti privilegii antedictis.
Nicolaus de Veneriis notarius syndicatus Dalmatię, die 7 iulii 1525, ex quodam registro cancellarię Cathari exemplavit.
Infrascriptum capitulum sumptum fuit ex quibusdam literis ducalibus diei ultimi augusti indictione iii 1475, registratis in membranis privilegiorum concessorum per illorum ducali dominium venetorum comitati Cathari videlicet in privilegio sexto ad carthas 93, cuius capituli tenor talis sequitur.
Secundo quod a nobis exposuit nonnullus catharinos obtinuisse a nostro dominio privilegium civitatis, ob quod sunt exempti a qualibet solutione datiorum, tam pro mercationibus quas conducunt in Catharo, quam extrahunt de Catharo prout sunt cives, et fideles nostri veneti, et supplicavit ut tam pro bono introitum nostrorum quam ut servetur inter ipsos catharinos ęqualitas dignaremur super inde providere. Nos considerantes dictos tales, quacumque habent a nobis privilegium civitatis, attamen esse catharinos natione, nec debere tractari aliter, quam pro catharinis, fidelitati nostre scribimus, et mandamus quatenus predictos catharinos habentes a nobis privilegium civitatis Venetorum, tractare et tractari facere debeatis non obstantibus privilegiis suis predictis in facto datiorum, et doanarum Cathari prout tractantur cęteri cives catharini non habentes a nobis privilegium civitatis, ita quod in facto dictorum datiorum et doanarum ob ipsa privilegia nullo gaudeant beneficio.
Suprascripta relatio fuit presentata die 28 octobris M D XXV.