24 febbraio| 1616 - 22 luglio| 1617 Marin Garzoni
Dispaccio del 13 ottobre| 1619|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe
Giunsero heri sera qui doicento coli in circa et zambellotti di ragion di certo mercante principal turco che patì già gran danno nella perdita delle galee di mercantia et forse il capo dei solevatisi alla Porta con pretensione di riffacimento che serve a certezza dello stabilimento et augumento anzi di questo importantissimo negotio. Rapporta egli haver lassiato a dietro da Costantinopoli da seicento altri coli di zambellotti et endeghi d’altra ragione, che per tutto il presente mese o per li principii del venturo dovesseo esser capitati a questa Scala et che settanta et più coli d’endeghi apunto erano già arrivatinel Serraglio di Bossina, dove la peste continuasse tuttavia a farsi sentire et in quei villaggi circonvicini ancora. Riferisce in oltre che si stasse attendendo ivi quel bassà di ritorno dalla fabbricatione del forte a Rogosna et che di giorno in giorno pure fosse per capitar alla sua ressidenza a questi confini Mustafà begh, sanzacco di Clissa ritornato dalla Meca, il quale abboccatosi con la sultana sua madre havesse col mezo di lei ottenuto dal Gran signore fra gli altri favori che il bassà aputno della Bossina dovesse in persona condursi a rimetterlo in possesso del sanzaccato et castigar severamente li solevatisi contra di lui; il che in conformità rifferisse pure [?] Josef Calvo mercante ebreo capitato qui con quaranta coli di cere et cordoani da Belgrado, dove aggiunge egli essersi dal bassà di buda fortificato quel castello con un novo beloardo dalla parte del Danubio, sendoli sopragiunto dinaro non solo per sodisfar le militie, ma per uso in oltre di detta fabricatione. Lo stesso mercante, sendo passato per Serraglio di Bossina conferma l’aviso dei progressi di peste con la denominatione delle ville circonvicine infette in parte vedute da lui nel suo viaggio, che particolarmente invio a cotesti illustrissimi signori alla sanità del suo costituto. Gratie etc.
Di Spalato a 13 ottobre 1619
Marin Garzoni conte e capitano
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 21.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro