24 febbraio| 1616 - 22 luglio| 1617 Marin Garzoni
Dispaccio del 24 ottobre| 1619|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe
Per riverente essecutione et rispetto delle lettere di Vostra serenità di 14 settembre passato per via di Liesena resemi hieri solamente m’occorre dirle che non ho mai permesso nei monasteri de padri di questa giurisditione capi di alieno stato, in conformità della publica intentione incontrata con tutto lo spirito sempre da me. Giunge hoggi qui corriero dal Seraglio di Bossina con lettere in questi consoli ebrei uniformi de 18 instante che fossero ritornati in quel luoco dalle ville vicine li mercanti ebrei fuggiti dal furor della peste che, gratie al signor Dio, riceveva grandissimo miglioramento. Rapporta il medesimo che fosse anco preparata buona quantità di mercanti per inviarsi, di quando in quando, a questa scalla et haverne anco retrovate per viaggio altre. Non ho cessato che usando ogni possibil diligenza si sono al fine scoperti li ladri dei due svaleggi seguiti delle due caravane che ritornavano in paese turchesco, come ho per altre mie riverentemente notificato all’Eccellenze vostre illustrissime et dalla virtù del clarissimo conte di Sebenico, di ciò avisato da me, per quanto intendo, stato fatto anco ritener uno degli assassini, et spero che gli altri pure daranno nella ragna in breve; onde poi col loro essempio nel meritato castigo resti avantaggiato il rispetto di questo importantissimo negotio. Gratie.
Di Spalato a 24 ottobre 1619
Marin Garzoni conte e capitano
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 21.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro