19 novembre| 1619 Francesco Morosini
Dispaccio del 20 novembre| 1619|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe
Heri mi capitorno lettere patenti di Mustafà bassà della Bossina dirette non solo a me, ma anco alli illustrissimi rettori di Traù et Almissa, quali aspettavo, come nelle altre mie scritte alla Serenità vostra li 17 del corrente; contengono esse che passando alcuni mercanti christiani habitanti nel Serraglio, sudditi al Gran signore, per un loco detto il Prosor di essa provincia della Bossina, fossero stati assaliti da dodici ladri e depredati, nominandoli per nome, dicendo che siano stati veduti sopra Traù che partivano tra loro li panni robbati et che si siano ridotti in questo serenissimo Stato pregandoci a farli prendere et consignarli nelle mani del suo luogotenente, per poterli dar quel castigo che meritano. Io le ho risposto che non mancarò di fare ogni diligente inquisitione per darli sodisfattione di quanto desidera. L’istesso giorno gionse a questo lazaretto Giaià corriero turco venuto di Bossina, il quale porta nova che la peste va cessando, che vi siano nel Serraglio cento somme di zambellotti et altre mercantie, quali presto giongeranno qui. Che il bassà predetto era al Serraglio essendole venuti ordini da Costantinopoli che col muòà, cioè giudice della città, debba insieme con Mustaffà Beg sangiacco di Clissa venir a Clissa per sindicar alcuni disgusti che vertivano tra la provincia et esso sangiacco, et essendo questo bassà persona di qualità, grandemente stimato dal Gran signore, giudicherei che saria bene presentarlo, onde aspettarò dalla Serenità vostra intender il suo volere. La galea della mercantia si va caricando et all’ultimo del presente farà levata. Dall’eccellentissimo signor provveditor Erizzo[?] provveditore general da mar è stato privo di questo governo Vimercato Vimercati et posto in suo luoco Francesco dal Mastro, qual resedeva appresso Sua eccellenza, persona invero degna di tal carico et dal quale ricevo gran sodisfattione. Gratie etc.
Di Spalato li 20 novembre 1619
Francesco Moresini conte e capitano
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 21.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro