3 settembre| 1619 Alvise Zorzi
Dispaccio del 18 ottobre| 1619|
N. 47
Serenissimo prencipe
Dopo haver attesa più giorni la provisione di magieri che riverentemente ricercai a Vostra serenità per far fare i paglioli dell’artigliaria, astretto dal bisogno che consideravo urgentissimo et inteso dalle lettere dell’officio illustrissimo delle fortezze il tempo e la spesa grande che vi concorreva a far tagliar delli ponti ricercati, feci capo anco all’eccellentissimo signor capitano generale per haver il legname d’un pezzo d’arsile che intesi ritrovarsi a Corzola, qual capitatomi ultimamente e posto con solecitudine in opera insieme con li cento magieri vanuti da Venetia il mese d’aprile passato m’hanno servito per riddur a perfettione con pochissima spesa sedeci paglioli nelli fianchi di due baluardi et all’artigliaria grossa sopra cavalieri et altri posti più necessarii, in modo che restando otto soli per total compimento si vorebbe ancora la summa di duicento magieri; onde se alli cento già ordinati da Vostra serenità, come in lettere ducali di 29 del passato tengo aviso, se ne aggiongeranno altri cento si darà perfettione a tutto il rimanente dell’opera. Dovendo riverentemente dire all’Eccellenze vostre che sino da principio che conobbi il bisogno di far fare detti paglioli si discorse se era bene per manco spesa fabricarli di lastre vive, e pigliatane quell’information che occorreva delli periti considerai che non s’attrovando qui pietre senon di poca setta, a procurarne maggiori d’altra parte s’entrava in spesa grande oltre che il scorlo e tormento di due o tre tirri haverebbe mosso o rotto senz’altro alcuna delle pietre e mossane una travaccato il pezzo e restato fuori il livello riuscirebbe il posto infruttuoso per l’incertezza dell’effetto di essi tirri, onde per tutti questi rispetti mi parve impropria la materia al bisogno di maggior spesa e meno riuscita che è quanto hora per riverente essecutione delli ordeni di Vostra serenità m’occorre dire per espressione del mio debito senso sopra questo particolare. Tutta l’artigliaria grossa et leggiera e a cavallo alli suoi posti, coperta per conservation di letti, con mantelletti fatti di novo, in modo che senza mover essi mantelletti occorendo si potrebbe fare uno e due tirri. Intorno le mura, particolarmente ne fianchi de beluardi che erano tutti discoperti s’ha fatto fabricar li merloni di terreno e cavarne le feriture per sdruscire le cortine e fronti de beluardi come conviene alla vera difesa di questa piazza. La fabrica della nova cortina, alla quale si attende con gran diligenza, si va aavvantaciando molto e per tutto al mese venturo spero sarà riddotta a perfettione, rimanendo tutt’hora nel suo stato la muraglia vecchia, la quale non ho permesso che si mova ne si moverà per non lasciar aperta la fortezza pur un momento. Gratie etc.
Di Zara li 18 ottobre 1619
Alvise Zorzi provveditor
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 21.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro