3 settembre| 1619 Alvise Zorzi
Dispaccio del 20 ottobre| 1619|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe
L’operatione seguita di mio ordene contro la barca d’uscocchi dalla barca armata di Novegradi è stato rimedio singolarissimo per radolcire gli animi alterati delli turchi offesi, a segno che con lettere d’ufficio e con persona espressa hanno voluto complire meco et esprimere la sodisfattione che ne hanno ricevuto, stimando molto la subita oppressione delli segnani prima che ripigliono radice nel mal operare; et io tanto più volentieri intendo quest’attione, quanto che hoggi colla venuta in questa città per caricar pane di due barche armate d’albanesi dalla guardia delle Bocche di Segna mi viene riportato dalli capitanii di esse che a 15 di questo, sendo capitata nel porto di Loparo, sopra l’isola di Arbe, una barca da Segna carica di legname per Sebenico, un tale Rubcich segnano che era sopra di questa haveva detto tener ordine dal capitanio di quel luoco procurar d’incontrare alcuna galea o barca armata della Serenità vostra et avvertirli per suo discarico che tre giorni prima era stata rubbata al molo di Segna una barca, nella quale erano partiti sedeci uscochi, né sapeva a qual parte, che perciò incontrandoli dovessero perseguitarli e castigare, come più a pie[…] dall’aggionti loro constituti vederanno l’Eccellenze vostre, in modo che il castigo di quei scelerati sarà seguito anco con gusto delli medesimi austriaci, a mortificatione de cattivi pensieri in simil persone di mal affarre; in proposito de quali nel punto istesso del serrar delle presenti mi capitano l’occluse lettere del clarissimo conte d’Arbe, nelle quali mi avisa haver penetrato per cosa certa che a 15 di questo mese siano partiti furtivamente da Segna quaranta uscochi in due barche, senza sapersi né per dove né a qual effetto, come dalle medesime lettere che saranno con queste Vostra serenità restarà informata; e tuttoché si possi creder esser la barca predetta fugata e presa da quelli di Novegradi, nondimeno per abbondar in cautezza in questo medesimo punto faccio che partano imediate per la loro custodia le due barche armate della guardia della Bocche di Segna sudette, venute a caricar pane con quelli ordeni che stimo necessarii, quali aggiungo anco alla barca di Novegradi et all’altra che mi attrovo havere perché siino tutte in motto, assicurando i sudditi della Serenità vostra e procurino, portandolo l’occasione in conformità delle publiche commissioni, reprimere et castigare la temerità d’uscochi, mentre facessero danni. Il medesimo fo passar a notitia dell’illustrissimo signor capitanio Mocenigo per tutto ciò che da quella parte potete operare coll’ordinaria sua diligenza in publico servitio. Gratie etc.
Di Zara li 20 ottobre 1619
Alvise Zorzi provveditor
Allegati: Costituti dei capitani albanesi (1 c.), 20 ottobre 1619; lettera del rettore di Arbe sui movimenti delle navi uscocche (1 c.), 16 ottobre 1619.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 21.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro