3 settembre| 1619 Alvise Zorzi
Dispaccio del 22 novembre| 1619|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe
Cominciano di novo avanciarsi in credito le militie di questo pressidio, che sono già maturate le loro paghe quasi d’un mese, come vederà la Serenità vostra dall’aggionte bollette che riverentemente ispedisco a suoi piedi, perché le piaccia commettere la missione del denaro tanto necessaria alli bisogni loro e provedere opportunamente a quello, che con la dilatione apporta non solo incomodissimi patimenti e diminutione notabile delle militie, ma in consequenza disservitio pregiudicialissimo a gli’interessi di lei; dovendo anco replicare con quest’occasione le riverenti instanze fatte all’Eccellenze vostre in lettere di 18 del presente per l’ispeditione del danaro impiegato già per sovenir le militie estraordinarie che erano destinate per l’armata, conforme le bollette inviate con dette lettere per ordine dell’eccellentissimo signor capitano general da mare, fatto contar sopra la mia parola in questa camara a loro sostentamento acciò che sodisfatti i mercanti di quanto volontieri s’hanno incomodato del proprio a gratificatione riesca l’essempio di celere restitutione giovevole anco in altro tempo al publico servitio. Conforme l’ordine di Vostra serenità venutomi in letere ducali di 30 del passato, ho ispedito all’illustrissimo signor savio alla scrittura una nota distinta delle militie che sono in questo pressidio, con espressione della qualità di fanti et paghe di cadauna compagnia così ordinaria come estraordinaria, et d’ogni altro particolare che ho stimato a proposito, perché dalla publica sapienza possa ne suoi interessi esser stabilito quello stima[…] di suo maggior servitio, per diminutione delle spese straordinarie e per l’impiego in altra parte di quella soldatesca che qui, cessato il bisogno, resta superflua. Gratie etc.
Di Zara li 22 novembre 1619
Alvise Zorzi provveditor
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 21.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro