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3 settembre| 1619 Alvise Zorzi

Dispaccio del 30 novembre| 1619|

N. 60

Serenissimo prencipe
Conforme alla relatione fattami dalli due confidenti da Besca, come nelle precedenti mie di 28 di questo, essondo venuta hoggi la moglie di Stanissa Petrovich mi ha esposto in sostanza con accomodata forma di parole che desiderando esso suo marito di fugir le tiranie alle quali vive soggetto ne i continui pericoli di perder la vita e l’anima in un medesimo tempo, mi fece già far offerta di venir alla divotione della Seernità vostra con quaranta altri segnani et che continuando nell’istessa buona dispositione ha mandato lei come parte di lui medesimo a ravivar e confermar la medesima offerta, la quale sarebbe venuto a far anco in persona, se non fosse stato trattenuto da ragionevol dubio di pericolar il negotio et se stesso per esser da ogni uno osservate le sue attioni; et che per assicurarsi meglio in questa parte le haveva dato ordine di far questo viaggio, con voce di pretesto di venir a procurar la liberatione di Gregorio Vuragnanin suo parente, retento in queste forze, promettendo però essa col fondamento della fede datale dal marito e da due suoi figlioli buoni soldati, pronti medesimamente di venir alla divotione, oltre li quaranta con le loro famiglie al numero di 300 anime in circa, che saranno fedeli et obedienti a gli ordeni della Serenità vostra e de suoi rappresentanti; sperando esso suo marito particolarmente che sarà reconosciuta la sua fede e devotione di quella maniera che sarà conveniente e che gli promette la solita grandezza della Serenissima republica, con speranza anco d’essere fatto capitanio delle genti che condurrà seco per non decader dalla stima e dal merito che s’haveva conquistato presso il suo principe, dal quale ha avuto di provisione sino trenta fiorini al mese. Questa donna portando di questa maniera avvantaggiosa l’interesse del marito ha voluto confermar anco con efficace giuramento che sarà da lui infalibilmente adempiuta ogni promessa che dalla medesima esponente sarà fatta, dovendo però venir colle dette genti et andar a servirin ogni luoco e come sarà loro comandato, mentre sarà dato modo alle loro famiglie d’habitar in queste parti di Dalmatia, over Istria, come s’assicurano che non sarà loro mancato. Le ho risposto che sebene per le condittioni da lei proposte doverò in ogni maniera haver ragionamento col marito, overo con alcuno delli suoi compagni se haveranno desiderio di venir alla divotione della Serenità vostra conforme alla loro instanza e ciò per non discostarmi dalla commissione dell’Eccellenze vostre, tuttavia non altro tralasciar di dire ad essa ancora che quando suo marito vorrà venir con la gente da lui offerta, restando sempre escluso il Creglianovich, con fermo proponimento di viver quieti et in obedienza da soldati et huomini da bene, conducendo le loro famiglie, si che non rimanga loro […] segnano o in altro luoco di quelle rive interesse o affare altro con obligo di servire a piedi o a cavallo, uniti o separati andar ad habitar con le loro famiglie in ogni luoco, dove parerà alla Serenità vostra, alla quale se venirà volontà di mandarli anco a Corfù o in Candia vorrà in ogni modo haver libertà di farlo, senza conditionar il suo arbitrio, come è di ragione e che in tal caso sarebbe loro provveduto di commodo e sicuro passaggio; saranno in questo modo abbraccciati con paterno affetto et con quei trattenimenti di paghe che saranno ragionevoli, non già di sole promesse, senza veder mai o rare volte l’esborso de fiorini, come ciò devono haver provato d’avantaggio sotto il loro principe, ma di pronti effetti, coll’essempio d’altri segnani ricevuti a questa devotione non dovendo fra li sudetti esser compresi li sudditi della Serenità vostra banditi, a quali sarà resservata altra conditione di gratia se la chiederanno; et che esso suo marito sarà riconosciuto a differenza anco degli altri, non di carico di comando sopra di loro, che ciò non è conveniente, né la Serenità vostra lo vorrà, ma ben di paga maggiore e di solo titolo ancora di capitanio, oltre che restarà sempre così a lui come agli altri la speranza d’avvanciarsi in merito presso la gratia publica e migliorar le loro fortune con la prontezza e fedeltà del loro servire. Da questa et altre simil considerationi dopo assai lungo ragionamento con essa donna di discorso assai maturo e molto accorta è restata persuasa di non pretender il comando desiderato dal marito, si come mi è riuscito anco spianato dei pretesi fiorini di sua provisione, rimettendosi in ciò alla publica deliberatione; ha confermato la promessa della venuta colle quaranta famiglie al numero di 300 anime in circa, con total esclusione delCreglianovich e senza che vi sia compreso alcun suddito di Vostra serenità; ha replicato l’obligo che anderanno a servire in ogni luoco, uniti e separati, dove e come sarà loro comandato, ma che le famiglie non vorranno andar ad habitare in alcuna parte lontana fuori di Dalmatia o dell’Istria, lasciandosi liberamente intendere che importarebbe poco alle famiglie di stare lontano dagli huomini anco per qualche anno, pur che havessero da vivere, et in somma ho scoperto, se pur non si nutrano di pensiero per qualche altra occasione, che potessero incontrar a loro comodo che non vi sarà, come stimo, alcun altra difficoltà di riddurli ad ogni conditione di partito e d’obbligo espresso nell’ordine che tengo dall’Eccellenze vostre, tuttoché d’andar ad habitar con loro famiglie in Candia: ma havendo io voluto in ogni modo, non meno per levar il dubio d’ogni oppositione che potesse esser fatta alla donna in negotio tanto grave, che per essequir puntualmente l’ordine in questo proposito dell’Eccellenze vostre restar con essa in appuntamento d’udir anco suo marito con alcuno delli compagni, sotto che pretesto ch’essi giudicheranno più opportuno havendo perciò commesso loro salvocondotto et consignato alla medesima donna di poter liberamente venire, non tralasciarò intentata alcuna cosa per superar anco questa difficoltà, se ben non mi resta alcuna speranza di poterlo fare et in ogni maniera tenirò vivo il negotio per conservarli in buona dispositione sino ad altro comandamento della Serenità vostra. Gratie etc.
Di Zara li 30 novembre 1619

Alvise Zorzi provveditor

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 21.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro