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3 settembre| 1619 Alvise Zorzi

Dispaccio del 1| dicembre| 1619|

N. 61

Serenissimo prencipe
Continuamente meco nella diligenza d’avisi il confidente che tengo in Segna mi fa parte con lettere di 24 del passato che il giorno precedente una truppa di cavalli turcheschi era corsa sino quasi sotto le mura di quel luoco, trapassando le fortezze di Brigne et Ortozaz che sono alle frontiere dalla detta parte, depredando quei contorni e conducendo schiavi quattro segnani, due servitori del capitanio ch’erano in campagna e cinque o sei mercanti che con robbe venivano da Carlistot a Segna, oltre la preda di alquanti [?]oncini. Che alla scoperta il loro capitanio fatto dar all’armi era uscito fuori con cento soldati in circa, che è stato quel numero maggiore di huomini da fattione che haveva potuto riddur insieme, ma che scoperti i turchi con cavallaria in campagna assai superiori di forze s’era scostato poco dalle mura e quasi immediate ritornato a dietro e che questi accidenti potrebbono per avventura dar occasione di richiamar i banditi in quel luoco. Stimo le qualità del riposrto nelle presenti congiunture degna di notitia della Serenità vostra e riverentemente glielo ispedisco con aggiunta che da altre barche che vengono da sottovento pare che si vadi confermando la priggionia del Ferletich in Napoli, ma perché può credersi dalla causa che allegano della sua retentione scritta già all’Eccellenze vostre in lettere di 28 del passato dover esser facile anco la sua liberatione o forse esser una coperta per adormentar le guardie che impediscono il suo passar a Segna, mi da occasione di star anzi tanto più avvertito e replicare ne luochi dove arrivano i miei ordini ogni più accurata vigilanza. Gratie etc.
Di Zara a primo dicembre 1619

Alvise Zorzi provveditor

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 21.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro