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1649 Antonio Diedo di Iseppo

Dispaccio del 23 luglio| 1650|

N. (senza numero)

Serenissimo prencipe,
resto hoggi consolatissimo con la lettura delle ducali 2 di questo. Starò attendendo dall’eccellentissimo signor proveditor generale Foscolo gli ordeni che sarrà per darmi, per eseguirli con tutta pontualità, si come nell’affare di Zuppani non mancarò di farsi godere li loro privilleggi, in conformità delle publiche delliberationi, con la preavertenza che non ne segua alteratione alcuna dal vero senso di essi.
Ho sentito con pienissima sodisfattione l’ellettione dell’illustrissimo signor Marco Bembo in luoco di questo illustrissimo signor proveditor estraordinario Boldu, perché conoscendolo ripieno di ingenuità et zelante del publico servitio, son sicurissimo che per il tempo che lo doverò goder qui se la passaremo uniformemente, conforme la publica volontà, come non ho mancato, per la parte mia, di fare tutte le cose possibili con l’istesso illustrissimo Boldu, che non mi è valso, per essere di altra natura et per le cause di già riverentemente rapresentate da me alle Eccellenze vostre. Gratie.
Cattaro, li 23 luglio 1650.

Antonio Diedo, rettor et proveditore.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Cattaro, b. 1
Trascrizione di Francesco Danieli.