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1647 Alvise Gabriel di Donato

Dispaccio del 2| gennaio| 1650|

N. (senza numero)

Serenissimo principe,
appresso li altri riguardevoli servitii che di continuo prende alla Serenità vostra il cavalier Francesco Bolizza, ha ultimamente, con ordine dell’eccellentissimo signor proveditore procuratore generale, et con inteligenza di questo eccellentissimo signor proveditor estraordinario Boldu et mia, superando ogni verisimile ordine fatto privar […] spatio Martin, nemico della Serenità vostra et devotissimo all’Imperator turcho, huomo di carica soprana in Montenegro, et di molta stima, esseguito che però riuscirà di gran preiudicio pubblico et danno di questi sudditi, con esser in particolare lui stato cagione con le sue aderenze et auti della […], questo settembre [?] passato delle armi [?] di Vostra serenità a Retigne, dalle genti del sangiacho di Scutari, grande però riesce il servitio al publico della morte stessa, et molto l’augumento del merito che tiene appresso la Serenità vostra il medesimo Bolizza, ho però stimato mio debito di rapresentar sucintamente alle Eccellenze vostre, con speranza di ottime conseguenze della morte medesima et la continuatione delle degne et incessanti applicationi di esso Bolizza in servitio di Vostra serenità. Gratie etc.
Cattaro, li 2 zenaro 1649 [m.v., ndC]

Alvise Gabriel, rettor et proveditor.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Cattaro, b. 1
Trascrizione di Francesco Danieli.