1647 Alvise Gabriel di Donato
Dispaccio del 28 gennaio| 1650|
N. (senza numero)
Serenissimo principe,
in tempo di questa carica da me sostenuta per il spacio de 20 et più mesi, et devo di bene riconsegnare nelle mani dell’illustrissimo mio successore, per la penuria del publico denaro, son stato costretto al compatimento di questi eccellentissimi signori proveditori estraordinari, per il sostegno delle militie et stante che altro capita nella camera fiscale, così di datii del tratto dei sudditi sale come de altra ragione, che bollette et mandati, che perciò non mi è stato possibile poter ricevere la sodisfatione del mio giusto havere come la Serenità vostra et le Eccellenze vostre vedrano, per la fede del caggionato che qui in gionta invio; et essendomi convenuto valermi da particolari di somma di denaro per sostentar la mia numerosa famiglia, per li penuriosi viveri, ricorro perciò a predetti di Vostre eccellenze, suplicandole di comettere con occasione della trasmissione di denaro per la sotisfatione del mio giusto credito, senza il quale impossibile mi sarebbe il partirmi di qui senza dare il dovuto a chi mi ha soministrato; confido nella infinita benignità di Vostre eccellenze […] sopra ciò, dato ordine necessario. Gratie etc.
Cattaro, li 28 genaio 1649 m.v.
Alvise Gabriel, rettor et proveditor.
Allegato:
Documento di Zorzi Zancaroli, camerlengo, e Sebastiano Guadagnini, che afferma che la camera fiscale di Cattaro deve 1827 ducati al rettore Gabriel per le spese dedicate al reggimento della città, 17 gennaio 1649 (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Cattaro, b. 1
Trascrizione di Francesco Danieli.