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14 dicembre| 1603 Gerolamo Loredan

Dispaccio del 21 marzo| 1605|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
Diedi già conto alla Serenità vostra sopra l’espositione di monsignor Nuntio del Pontefice sotto il dì primo genaro prossimo passato del pregiudicio che mi pareva introdursi contro il foro secolare quando io havessi permesso che alcuni laici soggetti a questo regimento con monitorii et escommuniche fussero molestati; et sotto il dì 26 novembrio precedente haveva fatto l’istesso, rappresentando il medesimo negocio agli eccellentissimi Capi dell’eccellentissimo Consiglio dei dieci, a quali inviai anco copia di detti mandati, né havendo havuto doppo altro ordine m’imaginava che monsignor sudetto si fosse rimosso di questa esperienza, quando hoggi a me è stato presentato l’ocluso monitorio, ricercandomi che io permetta l’essecutione di quanto già espose nel suo memoriale contro li sudetti sudditi. Ho raccolto perciò tutto quello che è seguito in questa materia et ne mando copia alla Serenità vostra, attendendo da lei quell’ordine che le parerà ch’io essequisca, senza il quale non permetterò alcuna innovatione di questo fatto. Gratie etc.
Di Capo d’Istria alli 21 marzo 1605

Girolamo Loredan Podestà e Capitano

Allegati: copia del memoriale scritto dal nunzio pontificio riguardante le decime di Capodistria, insieme con le copie dei dispacci precedentemente inviati al Senato (2 cc.), 21 marzo 1605; copia del monitorio ricevuto dal nunzio (1 c.), 21 marzo 1605; copia del dispaccio inviato al Consiglio dei dieci (1 c.), 26 novembre 1604.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 2
Trascrizione di Damiano Pellizzaro