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14 dicembre| 1603 Gerolamo Loredan

Dispaccio del 5| maggio| 1605|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
Espedii heri sera alle tre hore di notte, poco doppo il suo avviso, la fregata che la Serenità vostra haveva inviato di qua con lettere di suo ordine con quell’aviso che mi parve richieder il lei commandamento, nel proposito del seguito oltre il primo mio raguaglio della perfidia et fuga della ciurma di mio figliolo Antonio; et perché intendo che quella contro la commissione di lei et la diligenza usata da me in subito espedirla per il ritorno, non solo non ha continuato il suo viaggio come io ordinava, ma si trattiene tuttavia in Pirano, non so con che pretesto; ho voluto di ciò far la Sublimità vostra consapevole, perché nelle colpa d’altri non desideri il debito della pronta mia essecutione. Doppo il scritto s’ha la confirmatione del svaligio di settanta di quei ladri fatto da Triestini, toltagli la preda et lasciate le persone in libertà et che un’altra truppa di forse cento altri marchiava unita alla volta di Segna o come altri portano di Carlistot; per le qual esperienze di buon affetto d’Arciducali poca speranza pare che resti d’alcuna ricupera del rubato o della retentione di coloro, per il suposto favore che ricevono da paesani, tuttavolta se seguirà alcun buon effetto dell’ordinate provisioni ne sarà subitamente in diligenza con ogni particolare raguagliata la Serenità vostra. Gratie.
Di Capodistria alli 5 maggio 1605

Girolamo Loredano Podestà et Capitano


AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 2
Trascrizione di Damiano Pellizzaro