14 dicembre| 1603 Gerolamo Loredan
Dispaccio del 6| maggio| 1605|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
Hoggi per l’ordine ricevuto dalla Serenità vostra ho consegnato al signor Capitano della guardia contro Uscocchi grossi quaranta sette intieri et uno aperto con ducati tresento et ottanta dentro, che erano sopra la galera de Antonio mio figliolo, del che conforme al suo comandamento con altre mie do particolar aviso alli illustrissimi suoi Provveditori in cecca; io poi vado rinnovando per remediar in parte al estremo danno patito de casa sua pel infortunio già rappresentato alla Serenità vostra, tutte queste provisioni che mi detta la necessità del bisogno, dalle quali se ben fin hora per mala corispondenza che io ho ritrovato nel stato d’Arciducali non ho veduto alcuno effetto della cattura de fugitivi, né della recupera del rubato. Non resto però di procurar con ogni spirito quanto mi pare più a proposito, secondo gli avisi[?] et di quanto m’anderà succedendo sempre darò a lei riverente conto. La perdita delle nostre rostaze ridotte si può dir quasi tutte sopra questa galera rivolta per questo rispetto della bontà ch’è benissimo noto è gravissima, ma essendo seguita senza colpa alcuna del sopracomito fa che il maggior nostro pensiero sia che la Serenità vostra non creda che per questo travaglioso accidente resti poco diminuita la natural devotione di tutti noi verso la nostra patria, né ci renda manco pronti a esponer la vita et tutto quanto è in nostro arbitrio per suo servitio, accrescendosi il nostro travaglio del dubio che questo infelice incontro occorso per cattiva fortuna possa in alcuna delle Vostre signorie eccellentissime haver causato qualche disgusto per l’apparenza di mancamento, ma ci renderemo certi che l’inocenza nostra col scudo della verità ci protegierà, perché se o fuori proposito mio figliolo fosse venuto a questa città o con il tardar di soverchio havesse dato occasione a questi tristi d’esseguire l’avenuta congiura io stesso sarei quello che le procurerebbe severissimo castigo, ma essendo venuto per levar quatro huomini di queste carceri et per neccessarie provisioni per la sua galera, né essendosi tratenuto più d’una sera non posso se non asperar che debba esser da lei conpassionato il travaglioso caso nostro. Gratie etc.
Di Capodistria alli 6 maggio 1605
Girolamo Loredan Podestà et Capitano
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 2
Trascrizione di Damiano Pellizzaro