• it
  • it
  • en
  • hr
  • el
  • de

14 dicembre| 1603 Gerolamo Loredan

Dispaccio del 7| maggio| 1605|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
Così come non ho mancato con ogni diligenza possibile per la conservatione di quelle robbe della Serenità vostra lasciate dalli fugitivi della galera, così non vien tralasciato da mio figliolo Antonio il progresso delle sue fatiche per veder la recuperatione d’alcuni huomini et il resarcimento delli danni ricevuti. Se ne venirà perciò conforme al ordene della Serenità vostra delli sette instante di subito con la galea, mio filgiolo Federico suplendo in loco del sopracomito suo [?], della prontezza del qual et ottimo fin verso il servitio publico, sì come la Serenità vostra per diverse vie et anco da esso medesmo resterà pienamente informata, così può rendersi certa che niuna sua attione potrà ricever pregiuditio da così travaglioso successo seguito con l’ultimo esterminio si può dir di casa nostra. Gratie etc.
Di Capodistria alli 7 maggio 1605

Gierolamo Loredan Podestà et Capitano


AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 2
Trascrizione di Damiano Pellizzaro