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23 marzo| 1604 Francesco Pisani

Dispaccio del 23 marzo| 1604|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
Questa sua terra et isola di Pago per esser mancante delle cose necessarie al vitto come di pane, vino et oglio causa che li rappresentanti suoi convengono usar estraordinaria dilligenza in proveder a tali bisogni et in particolare per sovenire a poveri salieri essendo la maggior parte di questi habitanti gente che attendono al culto delle saline per servitio de sali (negocio di quella consideratione ben nota alla Serenità vostra) et così invigilando anch’io a questo procuro di proveder per li lochi di Dalmatia che mi siano condotti vini, biade et ogli con quel maggior vantaggio possibile per benefficio de questi suoi sudditi. Occorse che la settimana passata, venendo da diverse bande tre barche con vino per uso di questa terra se ben separatamente tutte tre incontratessi in barche de Uscochi furono condotte l’una a Svisa, l’altra sotto la Murlaca et un’altra che era qui in porto de patron Hieronimo[?] et levatogli il vino gli pagorno quello che a loro parve, né giovò alli poveri barcarolli detti che detto vino era per bisogno di questa terra er che non volevano darli, che a viva forza lo volsero et mentre che ad una di dette barche davano la fuga vedendo comparir una barca da Venetia per caricar sali de patron Hieronimo Schiauzzo li spararono un’archibusata, ma Dio gratia non offese alcuno, entrati in detta barca gli tolsero quel poco di biscotto che haveva per mesa et altre cose senza pagamento alcuno; questa novità comessa così temerariamente non a pena partitosi l’eccellentissimo signor General Donado m’ha in modo disgustato che m’ha parso bene darne conto alla Serenità vostra, alla quale sempre rimettendomi humilmente mi raccomando.
Di Pago li 23 di marzo 1604
Di Vostra serenità humilissimo servitore

Francesco Pisani Conte
 

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 2.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro