18 giugno| 1605 Andrea Minotto
Dispaccio del 25 giugno| 1605|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
Pochi giorni sono che il clarissimo signor Francesco Malipiero, Camerlengo de questo loco, cominciò con fatti et parolle procieder con maniere tali che a tutti veniva a noia et finalmente già tre giorni retirato in casa cascò in frenesia et sbusso di parolle stando giorno et notte vestito sentato sopra una cassa. Heri poi fu scoperto dover impazir o vero che da maligni spiriti fusse oppresso di che dessignavo dar conto a Vostra serenità. Questa notte passata nel far del giorno, continuando nel parlar contra l’oppinione che molti lo guardavano repentinamente passò all’altra vita; di che come perciò mi è parso dar conto alla Sublimità vostra et dirle che non se mancarà con ministri di questa miserabil Camera che sono scrivano de scontro attender al servitio di quella per benefficio delle cose sue fino ad altro ordine et con altra occasione le darò anco conto del stato et miseria d’essa. Gratie etc.
Di Pago li 25 zugno 1605
Andrea Minotto Conte
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 2
Trascrizione di Damiano Pellizzaro