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18 giugno| 1605 Andrea Minotto

Dispaccio del 29 agosto| 1605|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
Essendo stato sotto il primo luglio passato ferito l’eccellente signor Gio Batta Mircovich, dottore di questa terra, da Marco e Zuanne fratelli, figlioli del messer Giacomo Mersi, mi parse di questo caso dar notitia all’eccellentissimi signori Capi dell’eccellentissimo Consiglio di Dieci per haver auttorità di proceder, quando il stato di esso lo ricercasse, né parendo ad essi eccellentissimi signori che con questo signore fosse proceduto non mi fu altrimenti attribuita questa auttorità e sopravenuta la morte del detto ferito, replicai et ricercai la medesima commission da essi eccellentissimi signori Capi; parimenti ricusato le cose da me addimandate et dovendosi proceder in detto caso secondo la mia commissione feci proclamar li detti figliuoli et anco il loro padre. Dopo il qual proclama l’intervenienti del morto hanno presentato lettere dell’illustrissimo Avogador di suspensione, stante la loro supplicatione fatta alli piedi della Serenità vostra per dellegar all’illustrissimo signor Capitano di Raspo esso caso a me spettante, con tutto che prima mi dicessero di non voler procurar altro et considerando io questo tentativo et inganno a me fatto essere pregiuditiale et contrario al volere di essi eccellentissimi signori Capi et a questo regimento da Vostra serenità conferitomi, dovendo essere io giudice competente de casi successi in questa giurisdittione m’è parso non dar essecutione ad esse lettere dell’illustrissimo Avogadore, ma rescrivere et massime perché uno delli proclamati è de già spontaneamente presentato avanti la presentatione di essa suspensione et appresso anco dar de tutto ciò riverente notitia alla Serenità vostra, dalla quale quando mi sarà levata la detta commissione da lei et dall’eccellentissimo Maggior consiglio datami di somministrar questo regimento esseguirò il suo volere; in tanto essercitarò il carico commandatomi di governar questi sudditi con quel maggior spirito et giustitia che considerarò poter sodisfar al Signor Iddio et la buona intentione della Serenità vostra, alla quale gratie etc.
Di Pago a li 29 agosto 1605
Di umilissimo servitor di Vostra serenità

Andrea Minotto Conte


AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 2
Trascrizione di Damiano Pellizzaro