20 settembre| 1605 Francesco Zane
Dispaccio del 17 novembre| 1605|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
Ho ricevuto due mano di lettere con le parti in quelle incluse, alle quali ho di subbito fatto fare riverente essecutione iusto il volere et mente della Serenità vostra havendo anco fatto publicare esse parti alli lochi soliti et fatto intimare al scrivano di questa Camera et ad altri ministri a chi spetta far l’essecutione; e essendo conveniente humilmente significare alla Serenità vostra il stato nel quale s’attrova questa Camera, la quale in vero non si potrebbe trovare in pegiore, essendo con porta marza, seradura da dozena che senza chiavi facilissimamente si po aprire e drento affatto ruvinata et per non essere sicura li miei precessori permetevano che li libri publici fussero tenuti nella casa del scrivano, il che è contrario li hordeni della Serenità vostra, servendosi li sodetti miei precessori della Camera fiscale per loco di presentati[?] et perché per li hordeni che dalla Serenità vostra et dalli illustrissimi signori Provveditori al sal sono statuiti, che li Rettori non possano spender alcuna sorte di denaro publico per il reparo di qualsi voglia loco, non ho per tal causa ne anco voluto meter mano nella detta Camera per repparare a cossì urgente servitio, ma starò aspettando che da quella mi sia dato qualche ordine in tal propposito, havendo anco in tal materia scritto all’illustrissimi signori Provveditori al sal; e non volendo tralassere di notificarle che questa Camera ha cossì poco maneggio di denaro che al sicuro in capo delli tre mesi del anno non si atrova tanto denari che possi suplire a questi pochi salariati, essendo in effeto maggiore la spesa che il capitale, come dal ocluso conto dell’entrata e spesa la potrà vedere, alla quale in gratia mi raccomando.
Di Pago li 17 novembre 1605
Francesco Zane Conte
Allegati: Estratto delle entrate e delle uscite della Camera fiscale di Pago (1 c.), 17 novembre 1605.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 2
Trascrizione di Damiano Pellizzaro