19 marzo| 1604 Marco Antonio Erizzo
Dispaccio del 10 giugno| 1605|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
Li giorni passati fu di qua il Capitano Giulio Pellegrini sergente maggiore dell’illustrissimo Capitano generale delle fanterie di Vostra serenità et fece alla mia presenza la revisione di tutte queste cernide, nella quale trovassimo che li giovani rimessi l’anno passato, conforme alla nostra speranza, stanno facendo qualche riuscita, se ben nello resto non si vede più miglioramento del solito. Tutta la compagnia, se ben vi è accresciuta la gente del Marchesado, si va reducendo all’antico numero di 400, essendone morti alcuni et cassandosene de inutili. Molti, come so d’haverle scritto ancora, sono senza murioni, però quando così pari all’infinita sua prudenza potrà dar ordine che ne sia mandata quella quantità che le raccorderà il medesimo Capitan Pellegrini, alla relatione del quale mi riporto in tutto e per tutto, conoscendolo io fedele, diligente et buon servitore di Vostra serenità. Gratie etc.
Di Pinguente li 10 di giugno 1605
Marc’Antonio Erizzo Capitano di Raspo
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 2
Trascrizione di Damiano Pellizzaro