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19 marzo| 1604 Marco Antonio Erizzo

Dispaccio del 1| settembre| 1605|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
Con ogni possibil diligenza ho procurato d’intender come li Murlachi novi habitanti sul territorio d’Umago siano partiti et ove si siano retirati et ho trovato per cosa certa che uno di loro chiamato Milinco Lucis, quello ch’era fattor del Sanzacco, che a Zara fece tanto strepito per li animali menatili via da costui quando volle passar in Istria con gli altri compagni, come sa la Serenità vostra, è andato più volte in compagnia di altri doi et una donna nel territorio di Buccari, tra Fiume e Segna, giurisdittione del Conte di Sdrino et havendo trattato col Conte di Carponte, ultimamente andato da Castelnuovo ad habitar là col resto di quella villa, che si offerse già lui al clarissimo Provveditor di Novegradi di condur nello Stato della Sublimità vostra, ha persuasi gli altri a partire et fattosi capo loro ha poi condotte via le 17 fameglie che prima s’erano partite dalla medesima villa et passate su quella d’Umago col Capitan Vicenzo Chiuchich; tal che non occorse dubitare che lo stesso Conte che voleva condur tutta una villa in Istria non habbi sviata questa gente, la quale per dir il vero non ha, per quanto si scopre adesso, per tutto il tempo ch’è stata qua fatto coltivatione alcuna, ma ha atteso a danificare il bosco publico vicino alle stanze loro, alle rapine, ai latrocinii, alli sforzi et all’offender questo e quello, sentendosi hora da ogni parte lamenti e condoglienze di lei. Per maggiormente accertarmi che siano andati sotto detto Conte di Carpente ho mandato messer Gierolamo Proni, cittadino et cavalleggero che ha gran prattica in quelle parti et è molto destro et accorto, insieme con uno di Rergodaz che ha là parenti, acciò s’informino dove si siano fermati et d’ogni altro particolare necessario, di che darò riverente conto poi alla Serenità vostra, perché possa con saldo e real fondamento trattare quello che stimerà convenirsi alla publica degnità. Gratie etc.
Di Pinguente il primo di settembre 1605

Marc’Antonio Erizzo Capitano di Raspo


AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 2
Trascrizione di Damiano Pellizzaro