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19 marzo| 1604 Marco Antonio Erizzo

Dispaccio del 25 ottobre| 1605|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
Havendo io tenuto sempre buona intelligenza col signor Capitano di Pisino, come so d’haver altre volte dato riverente conto alla Serenità vostra, nonho voluto restare con l’occasione del bando dalla città di Vienna inviatomi dalli clarissimi suoi Provveditori alla sanità di partecipare con lui quanto ho stimato conveniente per la buona vicinanza et perché essendo il territorio a lui commesso congiunto con questo capitanato et più aperto a quelli che venendo da paesi della Carintia, della Stiria et del Cragno ponno entrare nello Stato della Sublimità vostra si possa unitamente et in conformità dar buoni ordini per la custodia di queste parti. Il che è stato da lui caramente accettato et ben inteso, non havendone havuto aviso d’altra landa et havendomi con la risposta che questa sera m’è giunta, inviato anco l’allegata lettera scritta di suo pugno con le nuove che in essa si leggono, ho giudicato bene mandarla subito alla Serenità vostra, se ben credo che d’altra parte le saranno già pervenute et perché nel fine della medesima, come ella vederà, mostra desiderio d’abboccarsi meco fuori di questo castello per li rispetti che ha, seben quanto a me stimo che l’udire ciò che volesse dire non fusse se non bene, non sapendo però se questo fusse di compita sodisfattione sua, starò aspettando che la Serenità vostra si degni quanto prima commandarmi quello che doverò fare, acciò possa in questa parte dargli risposta conforme al voler di lei che pari scritta da me senza sua saputa. Gratie etc.
Di Pinguente li 25 di ottobre 1605

Marc’Antonio Erizzo Capitano di Raspo


AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 2
Trascrizione di Damiano Pellizzaro