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25 maggio| 1610 Piero Bondimier

Dispaccio del 26 maggio| 1610|

N. (senza numero)

Serenissimo principe,
hoggi sono capitate in questo porto due barche armate, mandate dall’Eccellentissimo signor proveditor general in Dalmatia, per dar cambio a queste due che si ritrovano qui, commandate dalli capitanii Giovanni Nissia et nicolò Stamissa, con lettere dirette a questo Illustrissimo signor podestà, advertendolo che quella del Capitan Nissia è in stato bisognoso di esser acconciata; et che però se egli potrà dare ogni commodità. Io, con buona gratia della Serenità vostra, fino ad altro suo ordine, overo che arrivino le galere che devono venir a queste guardie, le trattenirò qui tutte quattro; con le quali mi assicurerò di meglio essequire con sicurtà il commandamento della Serenità vostra, perché il Trieste, vedendosi da dovevo [?] assidiati per mare, se ne stano con li animi loro molto travagliati: dalle barche armate è stata trattenuta heri, et condotta qui, la peota di Vicenzo Lodezzi da Muran, che con mercantie tratte da cotesta città, con bollette fatte in fontego de Todeschi, et all’insida [?] se ne andavano a Trieste; et parte delle bollette sono fatte sotto li 21 del presente; la qual barca, con tutte le mercantie et inventario a esse ho inviato alli Illustrissimi signori cinque savii alla mercantia, conforme all’ordine della Serenità vostra. Gratie etc.
Di Capodistria, a dì 26 maggio 1610.

Piero Bondimier, Capitano di Raspo.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 6
Trascrizione di Francesco Danieli.