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25 maggio| 1610 Piero Bondimier

Dispaccio del 11 agosto| 1610|

N. (senza numero)

Serenissimo principe,
qui occlusa sarà una lettera di patron Ottavio Eugenio, Governator delle ordinanze di questa provincia, scritta da Rignano [?], ove risiede, qual mi dà conto, come anco ha fatto in conformità a questo Illustrissimo signor podestà, che, essendo state fuggate tre barche de Uscocchi da otto galere, vedendo questi non potersi salvare in mare, hanno dato in terra a Veruda, cacciando fuoco [?] nelle barche; et che essendo anco capitani in questa provincia spessi [?] dalla necessità di salvarsi la vita, saranno di già incamminati per via di terra verso Segna; ho nondimeno scritto al detto governator che, senza metter tempo di mezo, debba seguitarli; quando intenda che ancora detti Uscocchi si ritrovino in questa provincia, con quelle cernede che sono in buon numero et della miglior gente dell’Istria, fino sopra il territorio arciducale; et, potendo, procuri con degna et cauta maniera di risarcir gli danni fatti a questi sudditi, havendogli questo Illustrissimo signor podestà ispedito subito le monitioni da lui ricercate, come del tutto ne dà conto alla Serenità vostra. Ho medesimamente scritto a Pinguente a quelli capitani che siano pronti, così con la cavallaria come con quelle cernede, per poter, sempre che intendessi che capitassero sopra i corsi di quel territorio, impedir qual si voglia cosa che tentassero di fare in danno di quei sudditi. Gratie etc.
Di Capodistria, a dì 11 [?] agosto 1610.

Piero Bondomier, Capitano di Raspo.

Allegato:
Lettera di Don Ottavio Eugenio, che descrive gli scontri con gli Uscocchi e richiede munizioni e altro materiale per rimpinguare le scorte utilizzate. (1 c.)

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 6
Trascrizione di Francesco Danieli.